Salvi i lavoratori della Manifatture Riese, la società emiliana messa in liquidazione il 14 maggio scorso e a cui fa capo il noto brand Navigare. La viceministra pentastellata allo sviluppo economico, Alessandra Todde, è riuscita nell’impresa. Saltato lo stop ai licenziamenti e già provate dalla crisi generata dalla pandemia, troppe famiglie stanno finendo o rischiando di finire in mezzo a una strada. La situazione è sempre più pesante e il Mise, insieme al Ministero del lavoro, rappresentano spesso l’ultima speranza.
La Manifatture Riese ha avviato a maggio la procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti e durante l’incontro svoltosi al Ministero del lavoro, a cui oltre all’Ufficio della Todde hanno preso parte la Regione Emilia Romagna, il liquidatore, Confindustria e i sindacati, è stato alla fine raggiunto l’accordo per la proroga della Cig Covid fino al 27 ottobre, con la contestuale sospensione della procedura di licenziamento per circa 70 dipendenti, quasi tutte donne, dello storico marchio. “Sono contenta si sia trovata una prima soluzione utile a salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori evitando il licenziamento collettivo. Il Mise, come è stato confermato al tavolo, si impegna a riconvocare prossimamente le parti in vista di una possibile soluzione alternativa che rilanci concretamente questo marchio storico che è un’eccellenza italiana”, ha dichiarato la viceministra pentastellata che, aggiungendo i casi di Elica ed Embraco, sinora ha evitato circa 900 licenziamenti.