“L’accordo che abbiamo trovato dopo il lungo negoziato con il premier Mario Draghi sul blocco dei licenziamenti è stato un segnale importante. Un primo passo in quella necessaria stagione di concertazione di cui il Paese ha bisogno dopo anni di disintermediazione sterile e di sottovalutazione del ruolo delle parti sociali”. È quanto ha detto, in un’intervista al Sole24Ore, il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
“Per questo l’appello che la Cisl fa oggi al presidente del consiglio, alla Confindustria ed alle altre associazioni datoriali – ha aggiunto Sbarra – è quello di far tesoro di questa intesa, e di rispettarla fino in fondo. Andiamo avanti insieme verso la costruzione di un vero patto sociale per il lavoro, la crescita, le riforme economiche, in modo da far ripartire il paese in un clima di condivisione e di coesione”.
Per Sbarra il paese deve ripartire dal lavoro “stabile, sicuro, di qualità, soprattutto per giovani e donne, le realtà sociali più colpite dalla crisi. I diritti e le tutele vanno garantiti ed estesi in tutti i luoghi di lavoro, a partire dai settori della logistica e della gig-economy dove spesso prevale uno sfruttamento legalizzato fatto di cottimo e di contratti pirata”.
“E’ importante – ha continuato il numero uno della Cisl Luigi Sbarra – che le parti sociali abbiano confermato l’impegno ad una rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, che devono diventare universali ed essere collegati a politiche attive efficaci, in grado di assicurare sempre alla persona sostegno al reddito legato a percorsi di riqualificazione. Su tutto questo è auspicabile un fronte comune con Confindustria”.