Dopo l’ultima ordinanza, firmata la scorsa settimana dal ministro della Salute Roberto Speranza, da oggi tutta Italia, è in zona bianca, tranne la Valle d’Aosta. Le ultime regioni, ancora diventate bianche sono: Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana, Sicilia, e la Provincia Autonoma di Bolzano.
È attesa sempre per oggi anche la decisione del Comitato tecnico scientifico sull’utilizzo della mascherina all’aperto, ancora in vigore. Il Cts sta ragionando sta ragionando su una data, forse il 28 giugno, quando anche la Valle d’Aosta sarà in zona bianca, ma non è escluso un posticipo, cioè fino al 5 luglio.
“Discutere in questo modo di mascherine è stupido e irresponsabile. Ed è stupido farne una battaglia di libertà”. ha ad Agorà l’infettivologo Massimo Galli. “La mascherina – ha aggiunto – è uno strumento, e come tale va concepita, interpretata ed usata. E’ stata dannatamente utile, fondamentale per un lungo periodo: credo che bisognerà continuare ad usarla in tutte le condizioni di affollamento, al chiuso e all’aperto, soprattutto chi non è ancora vaccinato”.
Cosa prevede la zona bianca.
La zona bianca è stata istituita con il decreto legge numero 2 del 14 gennaio 2021 (qui il testo): è prevista per le Regioni con uno scenario di ‘tipo’ 1, un livello di rischio ‘basso’ e un’incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. In zona bianca non si applicano, dunque, le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, anche se specifici Dpcm possono adottare specifiche misure restrittive relative a determinate attività.
Di base, restano solo l’obbligo della mascherina, al momento anche all’aperto, il distanziamento sociale, l’areazione e la sanificazione. Cade il coprifuoco e quindi ci si può spostare anche dopo le 23, senza limiti di orario. Restano chiuse solo le discoteche.