Nuovo Statuto e Carta dei valori. Inizia il conto alla rovescia per il debutto del leader in pectore dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte. Previsto per la prossima settimana quando l’ex premier illustrerà alla base, durante un evento pubblico, il nuovo corso del M5S. Niente piazza, però, come era inizialmente trapelato, ma un luogo al chiuso. Un appuntamento che nei gruppi parlamentari M5S attendono tutti con trepidante attesa. Anche per i nodi ancora da sciogliere e che tengono banco.
Innanzitutto la questione del finanziamento del nuovo M5S targato Conte. Questione peraltro affrontata nell’ultima assemblea da remoto con il reggente, Vito Crimi, che ha sollecitato deputati e senatori a provvedere – solo in pochi avrebbero già adempiuto – al versamento di mille euro a testa sul nuovo conto corrente del M5S. In tanti hanno deciso di rinviare in attesa del discorso di Conte. Perché il tema si incrocia con un’altra questione irrisolta: il limite del secondo mandato. Del quale, però, lo stesso Conte, nel corso della sua missione a Napoli dell’altro ieri a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Gaetano Manfredi, ha fatto capire chiaramente che si occuperà al momento opportuno.
Poi c’è la spinosa questione dei debiti nei confronti dell’Associazione Rousseau. Formalizzato ormai ufficialmente il divorzio dalla vecchia piattaforma, è stato lo stesso Crimi a sollecitare i parlamentari che non avessero ancora provveduto ad onorare, almeno a tutto marzo, i versamenti da 300 euro al mese in favore dell’Associazione. Avviato l’iter della rifondazione, restano da definire i tempi per la conclusione del percorso. Dal giorno in cui il futuro leader Conte presenterà il nuovo Statuto, dovranno trascorrere 15 giorni prima del voto sulla nuova piattaforma Skyvote al quale, solo successivamente, seguirà quello per l’investitura del nuovo capo politico. Mentre, contestualmente al nuovo Statuto, sarà messa probabilmente ai voti anche la destinazione da dare agli oltre sette milioni accumulati e rimasti in stand by sul conto delle restituzioni.
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Quanto alle prossime amministrative di ottobre, invece, si pensa ad un vademecum per la presentazione delle liste – che andranno certificate in estate – nei Comuni al voto. Dove i Cinque Stelle correranno sotto le insegne di un nuovo simbolo. Data per scontata la cancellazione di ogni riferimento al Blog delle Stelle, il cui dominio web appartiene a Rousseau, è destinata a sparire dal simbolo M5S, come anticipato dallo stesso Conte dovrebbe invece comparire l’indicazione della data 2050, fissata come traguardo per il raggiungimento della neutralità climatica.
Ma quale sarà il ruolo di Beppe Grillo nel nuovo Movimento? Tra i parlamentari hanno fatto discutere – e molto – le ultime uscite pro Cina del garante che continua, in ogni caso, a godere del sostegno di una parte dei gruppi parlamentari. “Grillo all’ambasciata cinese? Bisogna distinguere tra il posizionamento geopolitico del Paese, non ci sono dubbi sull’alleanza atlantica”, ha ribadito ieri la vice ministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, ai microfoni di SkyTg24.
Ma d’altra parte, ha aggiunto, “non guardare ai mercati asiatici, e dunque a quelli cinesi, sarebbe un errore”, ha aggiunto. Fermo restando che “non possiamo permettere a contesti non lineari e non controllati di entrare in ambiti che riguardano la sicurezza nazionale, come il 5G e la Cybersecurity”. Insomma, un’ulteriore questione aperta sulla quale toccherà a Conte trovare equilibrio e sintesi.