Sono onorato, lunsingato che una coalizione intera, senza nessun dissidio e attraverso un sano confronto abbia avuto attenzione per me e per la dottoressa Matone. Farò di tutto per ripagare questa fiducia con successo ed efficienza. In quello che è stato di fatto il suo primo giorno di campagna elettorale ha esordito così ieri Enrico Michetti, candidato sindaco di Roma per il centrodestra. A quanto pare però le destre pensano a lui non solo come Mr. Wolf, come ama ripetere il suo principale sponsor Giorgia Meloni, ma anche per affidargli ottimi incarichi professionali. E non si parla solo del business del tribuno con la Regione Lazio tramite la sua Gazzetta amministrativa, oggetto di indagini da parte della Corte dei Conti e dell’Anac. Proprio come è accaduto il 1° giugno a Rieti, con il sindaco Antonio Cicchetti, ex esponente del Movimento sociale italiano poi passato a Forza Italia
LA CERCHIA. Quando già Michetti era in pole position come candidato sindaco, il Comune di Rieti gli ha assegnato un incarico per fare ricorso, davanti proprio alla Corte dei Conti, nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione. L’ente guidato da Cicchetti vuole richiedere un risarcimento dei danni all’Agenzia “per aver omesso, parzialmente, di procedere alla riscossione di tributi, così come previsto da apposita convenzione del 29 settembre 2006 stipulata con l’allora Serit Rieti spa”. E, considerando “la particolare natura e complessità della causa”, il pensiero è andato subito al prof. avvocato tanto caro alle destre, un “noto professionista esperto in materia tributaria e in particolare in azioni giudiziarie analoghe”. Un incarico da circa ventimila euro.
I FRONTI. Michetti del resto, oltre a vendere servizi con la Gazzetta amministrativa, ottiene da tempo numerosi incarichi da parte della pubblica amministrazione. Si sta discutendo degli affari con la Regione Basilicata e con l’Asl Roma 5, ma l’elenco solo dei Comuni è lunghissimo. E poi c’è la vicenda del business milionario con la Regione Lazio ai tempi delle destre di Renata Polverini, che secondo la Guardia di finanza ha prodotto un danno erariale da oltre 800mila euro. Sovranisti & C. sembrano averlo particolarmente a cuore.
Tanto che a fine maggio, quando la sua candidatura veniva data come estremamente probabile, l’ex forzista Mario Abbruzzese, ora esponente di Cambiamo, ex presidente del consiglio regionale che ha firmato il protocollo che ha consentito all’avvocato l’affare d’oro, scriveva: “Sarebbe davvero una bella notizia per tutti i cittadini romani se fossero confermate le indiscrezioni che indicano il prof. avv. Enrico Michetti candidato sindaco del centrodestra per Roma Capitale”. Lui si difende e sostiene che è “estraneo a qualsiasi verifica” e che il problema è solo degli enti che gli hanno dato gli incarichi.