Una revoca temporanea dei brevetti dei vaccini anti-Covid. A chiederla è il Parlamento Europeo, con una risoluzione approvata con 355 voti favorevoli, 263 contrari e 71 astensioni. Nel dettaglio, la risoluzione chiede una deroga temporanea all’accordo Trips dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, “al fine di migliorare l’accesso globale a medicinali connessi alla Covid-19 a costi abbordabili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell’approvvigionamento”.
Ieri l’Eurocamera aveva approvato (leggi l’articolo) – con 325 favorevoli e 324 contrari – un emendamento sostenuto dal M5S, dai Verdi e dalla Sinistra, che chiedeva la revoca temporanea dei diritti di proprietà intellettuale per i vaccini Covid-19. L’emendamento faceva parte della risoluzione, approvata oggi, sulla posizione che terrà il Parlamento europeo al Wto.
Secondo gli eurodeputati “gli accordi volontari di licenze (dove lo sviluppatore del vaccino decide a chi e a quali condizioni il brevetto può essere concesso in licenza per la produzione) e il trasferimento volontario di tecnologia e di competenze tecniche verso i paesi in cui esistono già industrie produttrici di vaccini rappresentano il modo più importante per scalare e accelerare la produzione globale nel lungo termine”.
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Per affrontare le difficoltà di produzione, i deputati chiedono all’UE di “eliminare rapidamente le barriere all’esportazione e a sostituire il proprio meccanismo di autorizzazione all’esportazione con requisiti di trasparenza delle esportazioni”. Da parte loro, Stati Uniti e Regno Unito dovrebbero “abolire immediatamente il loro divieto di esportazione di vaccini e delle materie prime necessarie per produrli. Inoltre, i deputati sottolineano che sono necessari 11 miliardi di dosi per vaccinare il 70% della popolazione mondiale e che è stata prodotta solo una piccola parte di tale quantità.
L’UE deve sostenere le capacità produttive nel continente africano poiché solo lo 0,3% delle dosi di vaccino somministrate a livello mondiale (circa 1,6 miliardi di dosi) è stato erogato nei 29 paesi più poveri mentre la maggior parte di esse è stata somministrata nei paesi industrializzati e produttori di vaccini. Il meccanismo di distribuzione globale dei vaccini COVAX rappresenta uno strumento importante per i deputati, che chiedono “di aumentarne significativamente i contributi finanziari e non finanziari”.
Infine, il Parlamento invita l’UE “a garantire che i futuri accordi preliminari di acquisto siano pienamente divulgati, in particolare per i vaccini di prossima generazione, oltre a includere requisiti di trasparenza per i fornitori”.