Che la rottura tra Marcello De Vito e il Movimento 5 Stelle fosse insanabile, era cosa nota. Pochi però avrebbero immaginato che contestualmente alla sua uscita, dopo un tira e molla infinito iniziato ai tempi dell’indagine per corruzione a carico del presidente dell’Assemblea capitolina, l’ex 5S ufficializzasse il suo ingresso in Forza Italia con parole che hanno subito infuocato la politica capitolina e nazionale.
Sono ormai lontani i tempi delle campagne elettorali targate M5S in cui non si lesinavano attacchi contro Silvio Berlusconi e la sua creatura politica, specie per le leggi ad personam e il conflitto di interessi, perché oggi l’ex Cavaliere per De Vito “è un grande innovatore politico”. Non solo. Ospite nella trasmissione di Rai Radio1, Un Giorno da Pecora, si è lasciato andare a un paragone tra il vertice di Fi e Beppe Grillo sostenendo che tra i due “è decisamente meglio Berlusconi”.
Una scelta che, come raccontato dal presidente dell’Assemblea capitolina durante una conferenza stampa con Antonio Tajani e Maurizio Gasparri, “è stata naturale, ci siamo trovati sulle cose da fare. Avrei potuto smettere di fare politica o mettere a disposizione l’esperienza acquisita in questi anni nel Consiglio comunale e mi sono rivolto all’area politica che aveva sempre rappresentato le mie idee e la mia cultura prima di entrare nel M5S”.
Dall’archivio: De Vito lascia il M5S, meglio tardi che mai. Dopo il suo addio in Assemblea capitolina i grillini hanno 23 consiglieri contro i 24 dell’opposizione.
Fa effetto la mossa di De Vito anche perché sembra scontrarsi con quanto lui stesso ha più volte predicato. Secondo il presidente dell’Assemblea capitolina, infatti, uno dei motivi che ha portato alla rottura risiede nelle “mille capriole ideologiche del Movimento 5 Stelle” con cui sostanzialmente sono state rinnegate tutte le battaglie della prima ora. Peccato che quest’ultime, riavvolgendo il nastro del tempo, appare evidente che puntavano il dito principalmente proprio contro quella Forza Italia che ora De Vito ha scelto come sua nuova casa politica.
Un’adesione che se è stata accolta da Gasparri come un segno di vitalità di Forza Italia, ma che ha prodotto anche l’ennesima spaccatura negli azzurri che ora farebbero bene a guardare al proprio interno dove i mal di pancia rischiano di far implodere il partito. Con un durissimo video su Instagram, il deputato berlusconiano Andrea Ruggieri è uscito allo scoperto tuonando: “Provo autentico ribrezzo per la scelta, di cui nulla sapevo fino a stanotte, e da cui mi dissocio, di imbarcare in Forza Italia un grillino dei peggiori, personaggio pessimo non perché indagato ma perché candidato contro Forza Italia a suon di video in cui ci dava dei ladri e dei mafiosi”.
Un pesantissimo j’accuse che ricordando le battaglie portate avanti da De Vito non molto tempo fa, ne mette in risalto quello che viene visto come un dietrofront del tutto incredibile. “Davvero non si riesce a importare gente nuova e in gamba, e si preferisce riciclare un grillino insultatore poi persino arrestato per corruzione, e che oggi si permette persino di indicare la rotta a Forza Italia?” insiste Ruggieri che conclude il suo intervento spiegando che “se la dirigenza di Forza Italia è così disperata e ormai capace solo di dissipare consenso con scelte folli, anziché cercarne di nuovo reclutando persone nuove e in gamba, rifletta di passare di mano il testimone”.
AZZURRI ALLO SBANDO. Strana scelta di tempi quella dell’ormai ex M5S che approda a Forza Italia proprio alla vigilia della federazione, criticata da alcuni big del partito tra cui Maria Stella Gelmini secondo cui si tratterebbe di una sorta di annessione mascherata, con la Lega . Un progetto politico, quello azzurro, che in realtà è da tempo in stato di crisi tanto che, non più tardi di due settimane fa, è stato oggetto di un vero e proprio esodo verso la neonata creatura dell’ex delfino di Berlusconi, Giovanni Toti.
Un passaggio a cui, secondo Tajani, ne faranno seguito anche altri – già nelle prossime ore – da parte di grillini delusi. Uno di questi, stando a quanto trapela, potrebbe essere il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che, non più tardi di tre giorni fa, ha chiesto al Movimento 5 Stelle di aprire un dialogo con Forza Italia. Del resto il grillino da tempo lancia segnali al proprio partito con cui, in alcune occasioni, è addirittura entrato in rotta di collisione. Un caso su tutti è quello sul progetto del Ponte sullo stretto di Messina, un’idea da tempo accarezzata da Berlusconi, che Cancelleri intende cavalcare nonostante il parere contrario di M5s secondo cui è “un’opera inutile”.