Dopo la bocciatura dell’ergastolo ostativo da parte della Corte Costituzionale, i giudici hanno dato un anno di tempo al Parlamento per risolvere i nodi che ne hanno decretato l’illegittimità. Peccato che ad oggi solo il M5S ha risposto affermativamente all’appello della Consulta, presentando una proposta di legge (primo firmatario Vittorio Ferraresi, nella foto) alla Camera, a fronte dell’inerzia di tutti gli altri partiti che sembrano interessarsi della questione soltanto a parole.
Con un testo diviso in appena quattro pagine e incentrato su due soli articoli, i 5S gettano le basi per un nuovo ergastolo che fissa paletti stringenti per la concessione dei benefici. Come si legge nel primo articolo “i benefici possono essere concessi ai detenuti e agli internati anche in assenza di collaborazione purché il condannato dimostri l’integrale adempimento delle obbligazioni civili (i risarcimenti, ndr) derivanti dal reato o la sua assoluta impossibilità” nel farlo “e fornisca elementi concreti, ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria e alla partecipazione al percorso rieducativo, che consentono di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva”.
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Ma c’è di più perché prima di disporre gli eventuali benefici viene espressamente richiesto un parere, obbligatorio, dalla Direzione distrettuale antimafia e dal procuratore nazionale antimafia che potrà meglio definire il singolo caso. Nel secondo articolo, invece, si prevede una “delega al Governo in materia di accentramento” per le valutazioni dell’accesso ai benefici da istituire presso il Tribunale di sorveglianza di Roma in “una sezione dedicata” e con “un contestuale adeguamento della pianta organica”. Decisioni che, si legge nel testo, i giudici dovranno “sempre prendere collegialmente”.
“Ci auguriamo che all’indignazione e alla preoccupazione che in molti hanno manifestato per la scarcerazione di Brusca faccia seguito un impegno concreto per la rapida approvazione della nostra proposta di legge sull’Ergastolo ostativo” affermato, in una nota, le deputate e dai deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Giustizia. “Il disegno di legge che abbiamo presentato – aggiungono i parlamentari M5S riferendosi alla proposta Ferraresi – è stato pensato per rispondere alle istanze della Corte Costituzionale, con l’obiettivo di intervenire sulla normativa vigente senza indebolirla e, anzi, potenziandone l’efficacia. L’auspicio è che tutte le forze politiche vogliano cogliere l’opportunità di dare un contributo positivo al dibattito e alla lotta contro la criminalità organizzata”.