Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio oggi in un’intervista a La Stampa fa un bilancio di questi tre mesi di gestione dell’emergenza. Sottolinea l’accelerazione della campagna di vaccinazione e l’obiettivo urgente di “proteggere i sessantenni”, rilanciando anche l’ipotesi dell’obbligo vaccinale, “un’opzione da valutare per il futuro”.
“Vaccinazione, valutiamo l’obbligo per tutti”. Il piano del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio: un richiamo all’anno
Curcio spiega come sta andando il piano di vaccinazione di massa. “Abbiamo 20 milioni di persone protette, soprattutto nelle categorie più a rischio. Un italiano su tre ha ricevuto il vaccino, anzi la percentuale è più alta, visto che non tutte le fasce della popolazione sono vaccinabili. Poi abbiamo un 18-20% che ha completato il ciclo con la doppia dose, quindi siamo a buon punto”. C’è però un problema: molti anziani non hanno ancora ricevuto il vaccino: “.Bisogna capire quanti non si vogliono vaccinare, perché nei vari sopralluoghi ho scoperto che ci sono sacche di resistenza e, finché la vaccinazione resta volontaria, non puoi fare molto. Poi bisogna raggiungere quelli che non si prenotano, perché non hanno accesso a strutture informatiche: a livello territoriale, si stanno attivando presidi nei piccoli borghi e nelle aree più isolate per affrontare questo fenomeno”.
Ma il piano del governo potrebbe prevedere a breve l’obbligo di vaccinazione per tutti: “Poteva essere una soluzione, ma è un tema che spetta alla politica. Avrebbe significato forzare la volontà delle persone di fronte a vaccini ancora soggetti a rolling review (revisione ciclica, ndr). Comunque è un’opzione da valutare bene per il futuro, visto che dovremo fare richiami annuali”. Infine Curcio lancia un segnale a tutti gli italiani: “Dico di guardare al futuro con grande positività. Spesso perdiamo la memoria su tutto: un anno fa non avevamo vaccini e nemmeno contezza di come questo virus si muovesse e diffondesse. Oggi abbiamo molta più consapevolezza e la possibilità di tornare a una nuova normalità”.