Il peschereccio “Aliseo” della flotta di Mazara del Vallo, che era impegnato in una battuta di pesca al largo delle coste di Bengasi, secondo quanto è stato riferito dall’equipaggio, è stato mitragliato da una motovedetta militare libica. I colpi d’arma da fuoco hanno ferito il comandante, Giuseppe Giacalone.
I militari libici “hanno sparato ad altezza d’uomo”, ha detto all’Agi il sindaco di Mazara del vallo, Salvatore Quinci. “E’ una novità che episodi del genere accadano al largo di Misurata”, ha aggiunto Quinci, alludendo al fatto che negli ultimi mesi e ancora qualche giorno fa minacce del genere erano arrivate da libici di Bengasi. Quinci, riferendosi ancora all’attacco subito dal peschereggio “Aliseo”, ha aggiunto: “Sono in contatto con la Farnesina, attendo aggiornamenti”.
La Marina libica, che controlla la Guardia costiera, ha smentito di aver sparato “contro” pescherecci italiani ma ammesso che sono stati esplosi “colpi di avvertimento in aria” per fermare imbarcazioni da pesca che a suo dire avevano sconfinato in acque territoriali libiche. “Non ci sono stati colpi esplosi contro imbarcazioni, ma colpi di avvertimento in aria”, ha detto al telefono all’Ansa il portavoce della Marina libica, Masoud Ibrahim Abdelsamad, senza però fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto al peschereccio italiano.
“Ci deve scappare il morto per fare intervenire il Governo?…”. Marco Marrone è l’armatore del peschereccio Medinea, sequestrato dai libici per 108 giorni. Ha appena saputo quanto accaduto in Libia con il ferimento del comandante del peschereccio Aliseo. “Le barche non sanno più dove andare – ha detto commentando l’accaduto dall’Adnkronos l’armatore del peschereccio Medinea, sequestrato dai libici per 108 giorni – sono tutte ammassate in uno specchio di mare tra Malta e Lampedusa, anche la mia”.
“Rischiano ogni giorno la vita – spiega ancora Marrone parlando dell’episodio accaduto oggi al peschereccio “Aliseo” -. Ora hanno colpito il comandante e lo hanno ferito, spero non serva il morto per fare intervenire definitivamente il governo. Serve un accordo europeo al più presto oppure il governo deve mettere una vigilanza. E’ l’unica soluzione, senza accordo europeo non cambia nulla. Dobbiamo lavorare in zone sicure le barche sono tutte concentrate in uno stesso punto”.