Entro il 15 maggio l’Italia varerà il suo National Green Pass: un certificato verde per vacanze italiane senza più quarantena. A patto di aver ricevuto un vaccino già approvato dall’Aifa, di essere
guariti dal Covid o negativi al test. Come funziona il certificato verde per venire in Italia dal 15 maggio?
National Green Pass: il certificato verde per venire in Italia dal 15 maggio
Il 15 maggio infatti scade l’ordinanza del ministro Speranza che prevede un test negativo all’entrata in Italia e uno dopo la quarantena di cinque giorni. Dal 16 maggio per entrare e muoversi in Italia gli stranieri devono avere un certificano che attesti il vaccino, la guarigione o un test negativo. Il passaporto sanitario Ue invece dovrebbe essere pronto per il 15 giugno e fissare regole di
ingresso uguali in tutti e 27 i Paesi membri per riaprire le frontiere forse anche agli Usa.
Il National Green Pass servirà dunque a entrare in Italia per turismo, e non più solo per lavoro, salute o necessità o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o bitazione. Così come i cittadini italiani anche i turisti europei potranno muoversi liberamente. La certificazione servirà anche per partecipare a eventi sportivi o spettacoli nei quali sono previsti numeri consistenti di spettatori e in cui il distanziamento non può essere garantito.
Chi potrà venire in Italia? Cittadini italiani di rientro, naturalmente, ma anche stranieri in possesso della stessa documentazione. Il green pass italiano non assumerà valore di reciprocità. Significa che i cittadini italiani che intendono andare all’estero potranno farlo ma dovranno seguire le regole di ingresso stabilite dal Paese di destinazione. Alcuni prevederanno le stesse dell’Italia, ma altri continuano a chiedere un tampone molecolare anche a chi è vaccinato o guarito.