Il Pirellone se ne frega del processo sui milioni spariti della Lega. La Regione non si è costituita parte civile contro i fiscalisti del Carroccio

La Regione Lombardia non si è costituita parte civile contro i fiscalisti della Lega sotto processo a Milano per la vicenda dell'immobile di Cormano.

Il Pirellone se ne frega del processo sui milioni spariti della Lega. La Regione non si è costituita parte civile contro i fiscalisti del Carroccio

Si è appena aperto ma già fa discutere il processo, celebrato con il rito abbreviato, nei confronti di Alberto Di Rubba (nella foto) e Andrea Manzoni in relazione al caso della compravendita gonfiata di un immobile a Cormano. Nell’udienza di ieri con cui si è aperto il procedimento davanti al gup Guido Salvini, si sono costituite parti civili il Comune di Milano e la Lombardia Film Commission che chiedono il risarcimento dei danni che avrebbero subito a seguito della condotta dei due commercialisti della Lega.

A far rumore, però, è che il Pirellone non ha fatto una scelta analoga nonostante la Procura di Milano, guidata dal procuratore Francesco Greco, sostiene che l’acquisto incriminato è stato effettuato con soldi pubblici che poi sono finiti nelle tasche degli imputati. “Il Comune di Milano e Lombardia Film Commission hanno quantificato in centinaia di migliaia di euro le proprie richieste danni, mentre Regione Lombardia tace” sottolinea il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia, Massimo De Rosa, prima di affondare il colpo: “Alla luce dei fatti, delle denunce e di quanto emerso finora il silenzio di Regione Lombardia su questa vicenda è assordante”.

“Viene difficile pensare che chi ha il compito di gestire le risorse pubbliche di questa Regione, possa non rivolgere le proprie attenzioni all’esito del procedimento a carico dei revisori contabili vicini alla Lega Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni” sottolinea il grillino.

Il Comune di Milano nel suo atto di costituzione ha quantificato i danni in 117 mila euro (80 mila di risarcimento patrimoniale e 37 mila non patrimoniale), mentre la Lombardia Film Commission non ha ancora quantificato il danno ma comunque ammonterebbero a diverse centinaia di migliaia di euro. Il giudice ha poi rinviato il processo al prossimo 4 maggio, giorno dedicato alle discussioni delle parti. La sentenza dovrebbe arrivare entro la fine di maggio.

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