Luciana Littizzetto a Che tempo che fa ha dedicato una lettera a Simone Pillon, parlamentare della Lega che lotta contro il Ddl Zan. ““C’è un decreto che si chiama decreto Zan, proposto dal senatore del PD Alessandro Zan. La camera l’ha approvato e ora, al Senato… zan! L’hanno bloccato”, esordisce Lucianina mentre parla di SuperSimo.
Che tempo che fa: il video della lettera di Luciana Littizzetto a Simone Pillon sul Ddl Zan
Su Pillon: “Caro Pilli, Pillon de mi corazon che quando senti parole che iniziano per omo o trans neghi. Come transiberiana. Quando vedi due ragazze che si baciano ribolli come una ribollita? Quando vedi due uomini ti spuntano le orecchie alla Figliuolo? A me agita l’odio, non l’amore. Come fai a dire che questa legge non è una priorità? Non accorcia i diritti di nessuno, li allarga. La società civile è avanti rispetto alla politica. Fai i muri finché ti pare ma i popoli in miseria non li fermeranno”.
“L’amore è come il Festival di Sanremo: va avanti lo stesso. Se passa la legge Zan potete continuare a fare i vostri pensierini omofobi. Nessuno vuole entrare nella vostra testa anche perché il vuoto ci fa orrore. L’unica cosa che chiediamo è di approvare una legge che punisca chi pesta chi fa scelte sessuali diverse dalle proprie. Supersimo, aiutaci a difendere la nostra libertà. Ma sappi che io ti voglio bene, Pilli. Nel mio intimo c’è Pilli”.
“Ma allora a questo punto rimettiamo in discussione tutto, così facciamo prima. Guidare contromano in autostrada: riconsideriamo questa opzione. Via la differenziata. Buttiamo la spazzatura dove ci pare fuck you”, dice Luciana Littizzetto. E poi: “No ma abbi pazienza. Il Parlamento approva ogni anno decine di leggi assurde, da quella per regolamentare le dimensioni delle pere spadone e al diametro minimo delle vongole cornute, a quanto storto può essere il cetriolo senza infastidire l’Europa, a quanti sono i passi che può fare una verdura per essere considerata a chilometro zero… e non si riesce a fare una legge per evitare che una parte della popolazione possa essere aggredita e discriminata? Ma io non ci posso credere”.
Simone Pillon e il Ddl Zan: l’attacco di Lucianina a Che tempo che fa
“Questo Ddl dice semplicemente che se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale. Tutto qui. Non vedo cosa ci sia di strano”, aggiunge Luciana Littizzetto. “Anzi mi sembra strano che non esista già un decreto così. Ma scusa. Abbiamo abolito la segregazione razziale, la pena di morte, abbiamo messo fuori legge il delitto d’onore, abbiamo imparato a costruire le fogne e a non buttare la merda dalle finestre, e siamo ancora qui a discutere se sia lecito insultare o picchiare gli omosessuali?”.