Può essere, la radio in Tv, addirittura meglio di certa Tv? La risposta è sì. Almeno guardando le prime puntate dei Lunatici, format notturno già cult di Rai Radio2 (qui su Rai Play) che da qualche notte viene trasmesso, in parte, anche sul secondo canale del servizio pubblico. Sempre, rigorosamente, in diretta. I due conduttori, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, rappresentano ormai un punto di riferimento sicuro per la gente della notte, che dall’autunno del 2018 ha imparato ad ascoltarli in radio, e che ora può anche guardarli in televisione.
L’esperimento video, che già si candida ad essere uno dei più interessanti della stagione, riesce perché i due non si sono snaturati. Continuano a fare la radio. Solo che parlano adesso anche a chi, insonne per scelta o costrizione, è lì davanti al televisore. Con una buona dose di ritmo e di pacatezza, sempre perfettamente bilanciati, Una novità per il pubblico della notte, che ha dimostrato in radio di apprezzare l’atmosfera familiare regalata dai due conduttori.
TANTE SORPRESE. I Lunatici cercano di far parlare il Paese reale, chiamato in causa sui temi più disparati ma sempre pronto a rispondere e riflettere, nonostante l’orario. Se in radio trasmettono in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei, su Rai 2 Arduini e Di Ciancio entrano in corsa, più o meno dalla mezzanotte e cinquanta, e ci restano per un’oretta abbondante.
E il tempo scorre velocemente, anche troppo, con l’idea di cambiare canale che non ti sfiora minimamente, perché tra una gag, una notizia bizzarra ed una telefonata in arrivo allo 063131, l’unica cosa che ti viene da dire è: ‘Bello! E adesso cosa succederà?’’. E la risposta sembra non essere mai scontata, anzi. La sorpresa e la possibile nascita di un tormentone sembrano esser sempre dietro l’angolo, pronte ad esser tirate fuori dal cappello a cilindro dei due instancabili conduttori.
ESPERIMENTO RIUSCITO. L’idea della Rai è meritevole di applausi per diversi motivi. Arduini e Di Ciancio con il loro modo di fare, in grado di far sentire a casa praticamente chiunque, già in radio hanno una funzione sociale importantissima, che il servizio pubblico non può non assolvere. Funzione che viene amplificata dalla cassa di risonanza della televisione e che li farà diventare, c’è da scommetterci, anche in video un appuntamento immancabile nelle notti italiane.
Neanche il coprifuoco degli ultimi tempi sembra infatti aver spento le notti lunatiche, che procedono sempre spedite fino all’alba. L’innovazione c’è e il ritmo pure. Vengono lanciati, poi, su Rai 2 due professionisti ancora relativamente giovani, nati in una radio universitaria della Capitale, che hanno fatto quella che in gergo si chiama ‘gavetta’ e per i quali questa opportunità non è piovuta dal cielo. Si parla infatti di due che si sono andati a prendere il loro pubblico, rendendolo protagonista, notte dopo notte. Che si sono costruiti partendo dal nulla.
Che non fanno gli influencer (e non aspirano a diventarlo) ma che passano regolarmente sei ore al giorno della loro vita in diretta radio. Anche la notte di Natale o di Capodanno. Forse è anche per questo che piacciono al pubblico, che sembra ormai considerarli due amici. Sono veri, semplici e capaci di ascoltare. Lontani quanto più possibile dal patinato mondo dello spettacolo. Reali. Come il popolo cui danno voce.