La Procura della Repubblica di Enna ha aperto un fascicolo sulla morte del tecnico radiologo Gaetano Bagli, 48 anni, in servizio all’ospedale di Piazza Armerina. Bagli è deceduto a distanza di una settimana dalla somministrazione della seconda dose di vaccino Pzifer.
Gaetano Bagli: il radiologo morto dopo la seconda dose del vaccino Pfizer
Prevista per domani l’autopsia che dovrà stabilire le cause del decesso. Bagli, che da alcuni mesi si era ristabilito da una patologia oncologica, aveva ricevuto la seconda dose del vaccino insieme agli altri operatori dell’ospedale. Lo scorso 10 aprile, mentre era in servizio, il tecnico radiologo si era improvvisamente accasciato. Ed era deceduto poco dopo al pronto soccorso dello stesso ospedale. Lunedì pomeriggio, al termine dei funerali, il nucleo Nas dei carabinieri ha sequestrato la salma su disposizione della Procura di Enna che ha disposto l’esame autoptico che dovrà stabilire le cause del decesso.
Intanto sono in corso a Bilthoven, in Olanda, la sede del Rivm, il National Institute for public health and enviroment, gli accertamenti disposti dalla Procura di Siracusa nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di Stefano Paternò. Paternò è il militare morto lo scorso 9 marzo a Misterbianco (Catania), poche ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Si tratta di nuovi accertamenti tecnici irripetibili disposti per stabilire le caratteristiche dei contenuti nei flaconi del vaccino AstraZeneca relativo a sei lotti: ABV2856, quello somministrato al sottufficiale della Marina Militare morto poche ore dopo il vaccino, e altri cinque lotti: ABV6096, ABV5811, ABV3374, ABW1277 e ABW2586.