Giuseppe Conte è caduto perché c’erano degli interessi internazionali che lo volevano. Nel manifesto dell’area politica Le Agorà che ha fondato, Goffredo Bettini non parla di complotto ma scrive che l’Avvocato del Popolo è stato oggetto di qualcosa di molto simile.
“Conte cadde per interessi internazionali”: il quasi complotto raccontato dall’esponente Pd
Repubblica racconta oggi quello che scrive Bettini nel suo manifesto: “Conte non è caduto per i suoi errori o ritardi (che in parte ci sono stati) ma per una convergenza di interessi nazionali e internazionali che non lo ritenevano sufficientemente disponibile ad assecondarli e dunque, per loro, inaffidabile», scrive l’ideologo dell’alleanza strutturale 5S-Pd. Dopodiché «nel vuoto e nell’incertezza» che si era «determinata, il presidente Mattarella ha saputo mettere a disposizione della Repubblica Mario Draghi. Una grande personalità. Una risposta di emergenza ad una situazione di emergenza».
Le frasi di Bettini non sembrano impressionare molto soprattutto il Nazareno. “Conte è cascato, dopo una debolezza durata mesi, quando è venuta meno la sua maggioranza e sono falliti i tentativi di ricostruirla con i famosi responsabili», taglia corto Luigi Zanda. «Forse Bettini confonde l’Italia del 2020 con il Cile del ’73», ironizza Enrico Borghi, che per Base riformista siede nella segreteria Letta: «La senilità, si sa, porta spesso a rimpiangere la gioventù, ma la stagione in cui faceva il guru del Pd è finita, ora tutt’al più può fare il guru della sua corrente». Non è da meno Matteo Orfini: «Conte ha pagato l’incapacità di fare quel cambio di passo che Zingaretti chiedeva da tempo. Il complottismo viene sempre utilizzato, nei momenti di difficoltà, per spiegare un fallimento».
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Oggi, dalle 15 alle 20, si svolgerà la presentazione del manifesto di ”Le Agorà”, spazio e laboratorio politico e culturale che vuole contribuire alla costruzione e al rilancio politico e ideale del campo democratico e della sinistra. L’evento si svolgerà in diretta fb. Il collegamento comincerà dalle ore 15. Si legge in una nota. Questo il programma e la scaletta dell’evento; ne discutono: dalle 15 alle 16 Enrico Rossi, Marcella Lucidi, Nicola Fratoianni, Enrico Gasbarra, Massimiliano Smeriglio, Patrizia Toia, Franco Vittoria, Marco Filippeschi; dalle 16 alle 17 Roberto Morassut, Michele Meta, Ileana Argentin, Mario Ciarla, Antonio Rosati, Ivana Della Portella, Giordano Lorefice, Michele Civita; dalle 17 alle 18 Virginio Merola, Cristina Tajani , Esterino Montino, Cecilia D’Elia, Claudio Mancini, Antonella Melito, Federico Lobuono, Marco Tolli; dalle 18 alle 19 Andrea Riccardi, Andrea Orlando, Dario Franceschini, Gianni Cuperlo, Elly Schlein, Mario Tronti; dalle 19 alle 20 Goffredo Bettini, Nadia Urbinati, Roberto Speranza, Massimo Brutti.