di Marco Castoro
La Rai non naviga certo nell’oro. È alla continua ricerca di soldi. Ma l’obiettivo è anche risparmiare. Non a caso ci sono già due eventi sportivi finiti nel calderone delle polemiche perché la Rai non ha preso i diritti. Dopo il basket è toccato alla ginnastica ritmica. La Federazione italiana ha accusato Viale Mazzini di aver voltato le spalle per questioni di mercato e di audience. Con la tv di Stato che invece addossa la responsabilità del mancato accordo sull’acquisto dei diritti alla Federazione internazionale, che ha rifiutato la sua proposta economica solo a inizio agosto, troppo tardi per un’eventuale trattativa. Polemiche a parte c’è da dire che in questi giorni stanno destando molte perplessità gli spot pubblicitari che vanno in onda sulla Rai e pubblicizzano canali della concorrenza. Come ad esempio accade per Fox Sports, che trasmette tutti i campionati esteri di calcio sia su Sky sia su Mediaset Premium. E gli spot vanno in onda su Raiuno, addirittura all’intervallo della partita di supercoppa tra Juventus e Lazio. In pratica è come se un giorno dovessimo vedere il Corriere della Sera ospitare un bel paginone pubblicitario che invoglia a comprare Repubblica.
Si apre la stagione dei processi
Il campionato è alle porte. I preliminari di Champions e di Europa League sono in corso. Le emittenti affilano le armi e sono pronti a darsi battaglia fino all’ultimo replay. Sky conferma il suo squadrone capitanato da Ilaria D’Amico. Mauro Mazza neo direttore di Rai Sport tra le novità rispolvera in prima serata il Processo del lunedì, riportando dopo qualche anno la moviola in Rai (si comincia il 16 settembre con Enrico Varriale in conduzione e nel caso di monday night si slitta al martedì). Anche Raitre lancia la sfida del lunedì con Maracanà affidato ad Antonio Polito in seconda serata. Tuttavia, non va dimenticato che il processo più longevo (33 edizioni con lo stesso conduttore) resta quello di Aldo Biscardi che quest’anno ha scelto l’emittente T9 (canale 828 del bouquet Sky). Di domenica tornerà pure una trasmissione di successo delle reti Mediaset, Controcampo, che però non si chiamerà più così. Il direttore Claudio Brachino ha affidato la conduzione a Pierluigi Pardo. Mentre Mazza su Rai sport 1 punta tutto sul pomeriggio (contenitore di 4 ore dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20).
Stephanie, addio da record
Tutti gli appassionati di Beautiful non si sono voluti perdere l’ultima puntata con Stephanie Forrester protagonista. La sua morte televisiva è stata vista da 3 milioni e 59 mila spettatori per uno share del 20,44%.
Giletti chiede scusa a Porro
“Non avevo alcuna intenzione di criticare la trasmissione di Nicola Porro Virus, anzi gli riconosco di avere introdotto qualche novità”. Così si spiega Massimo Giletti che poi aggiunge: “Certo, come ho dichiarato, alcune trasmissioni di altre reti hanno saccheggiato alcune cose dal format dell’Arena”.
Rai Yoyo diventa la quarta rete nella galassia della tv di Stato
Arriva subito dopo le tre reti generaliste e totalizza un ascolto che in alcune fasce orari supera il 6 per cento. Rai Yoyo ė, dati alla mano, rete numero 4 nella galassia di viale Mazzini per la gioia del suo direttore Massimo Liofredi, già capo di una Raidue vincitrice di 4 garanzie su 4 con uno share a due cifre (oggi il successore Angelo Teodoli se la deve vedere con una crisi che ha buttato giù la media di almeno 4 punti). E se a trionfare sono i cartoni di Peppa pig, vanno molto bene anche i programmi di Rai Gulp, il canale destinato agli adolescenti. Nella prossima stagione torna il magazine La Tv ribelle affidato ad una nuova conduttrice che dovrebbe essere l’ex timoniera del tg Gulp Carolina Rei. E in cantiere ci sono nuovi titoli fra cui un rotocalco di cinema per ragazzi affidato ad un volto noto della celebre fiction Violetta.
Il Tg1 di Orfeo prende il largo. Mimun staccato di 10 punti di share
Ormai il distacco è di quelli che lasciano il segno. Tra il Tg1 delle 20 e il Tg5 della stessa ora ci sono ben 10 punti di share di differenza. Lunedì sera Mario Orfeo ha portato a casa 4.206.000 spettatori (25,27% di share), mentre Clemente Mimun 2.558.000 (15,31%). Se il traino Avanti un altro! con Paolo Bonolis non si sbriga ad arrivare (le nuove puntate sono previste dai primi di settembre) andrà a finire che Mimun farà più ascolti con il tiggì dei cani e dei gatti che con il Tg5 delle 20. Sono mesi che subisce sconfitte cocenti. I giornalisti del Tg5 prendono la linea ai minimi storici della rete, riescono a recuperare qualche punto ma alla fine c’è il tracollo.
L’omaggio di Raitre fa fiasco A Moretti va di traverso la torta
Che botto per Nanni Moretti. L’omaggio ai suoi 60 anni che gli ha voluto fare Raitre sicuramente gli avrà mandato la torta di traverso. Il film Ecce Bombo è stato visto solo da 363 mila spettatori, per uno share catastofico dell’1,89%. Addirittura ha fatto peggio di Soldati a cavallo, una pellicola al 150° passaggio tv (o giù i lì) con Willam Holden e John Wayne, trasmesso da La7 (466 mila telespettatori in media per un 2,60% di share). Per non parlare di Bomber con Bud Spencer che su Rete4 ha spopolato (rispetto a Moretti): 1.037.000 telespettatori per uno share del 5,72%. Tempi duri per i sessantenni che vedono Raitre. Quelli di Raiuno hanno il commissario Montalbano.