Retromarcia al Senato: Casellati ammette l’interrogazione su Renzi d’Arabia

L’atto parlamentare presentato dal senatore pentastellato Gianluca Ferrara sui legami di Renzi con il principe ereditario saudita Bin Salman

Retromarcia al Senato: Casellati ammette l’interrogazione su Renzi d’Arabia

E alla fine l’interrogazione è stata ammessa. Dopo giorni di attesa e inspiegabili “no” all’atto parlamentare presentato dal senatore pentastellato Gianluca Ferrara sui legami di Matteo Renzi con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, ieri l’interrogazione urgente è stata pubblicata.

Casellati ammette l’interrogazione su Renzi d’Arabia

Come qualcuno ricorderà – e come il nostro giornale ha raccontato nel dettaglio nei giorni scorsi – Ferrara aveva rivolto un’interrogazione al presidente del Consiglio Mario Draghi per sapere “quali iniziative, anche normative, il Governo intenda intraprendere per assicurare l’indipendenza dei Parlamentari e dei membri del Governo e prevenire futuri casi di interferenza  straniera o conflitti d’interesse con Paesi esteri”.

Nel corposo e dettagliato atto parlamentare Ferrara ricostruiva l’intera vicenda, sottolineando ad esempio come, stante quanto riportato dal sito web della FII, “il Sen. Renzi è parte del ‘Board of Trustees’, il consiglio direttivo della FII. Il presidente del board è Yasir Al-Rumayyan, governatore del fondo sovrano saudita Public Investment Fund, che ha un valore netto di 360 miliardi di dollari”.

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Retromarcia al Senato

Per la partecipazione al consiglio direttivo, scrive ancora Ferrara, il senatore percepirebbe un compenso di 80.000 dollari annui. Da qui la decisione di presentare l’interrogazione. Peccato, però, che la presidente in un primo momento non abbia ammesso l’interrogazione. La ragione? “L’interrogazione del senatore Ferrara è giunta alla valutazione del Presidente Casellati dopo la chiusura dell’Aula martedì 16 marzo”, spiegava in una nota l’ufficio stampa della Casellati. Peccato non fosse vero. “Ho inviato la mail il giorno prima alle 7,31”, ribatteva al nostro giornale lo stesso Ferrara. Dunque tutto in regola. Tanto che ieri il Senato ha ammesso l’interrogazione.

“Apprendo con soddisfazione che,  finalmente, la presidente Casellati ha dato il via libera alla mia interrogazione. Del resto io avevo seguito correttamente la procedura regolamentare sia dal punto di vista formale che sostanziale. Prendo atto di quest’esito che fa giustizia delle prerogative parlamentari su un tema particolarmente importante su cui auspico che il presidente Draghi, a cui è rivolta l’interrogazione, possa dare al più presto risposta”, spiega a La Notizia Ferrara. E ora attendiamo anche noi risposta.