Virginia Raggi non solo non ha intenzione di farsi da parte nella corsa al Campidoglio ma neppure dal MoVimento possono a questo punto possono pensare di imporle un passo indietro o di lato. A blindarla definitivamente, qualora ce ne fosse bisogno, è ancora una volta il fondatore e “padre nobile” Beppe Grillo che ieri mattina ha postato sul suo blog quanto scritto il giorno prima dalla sindaca di Roma relativamente agli arresti legati alla scelta del nuovo sito per conferire i rifiuti della Capitale.
Col titolo “Massimo sostegno alla nostra guerriera Virginia Raggi” e con tanto di foto della prima cittadina in versione Wonder Woman, Grillo ha in questo modo mostrato di condividere non solo la sua scelta di correre per il secondo mandato ma anche l’attacco alla Regione Lazio per averle “imposto” la scelta della discarica di Monte Carnevale. “Sono stata massacrata per cinque anni – aveva scritto la Raggi martedì sulla sua pagina Facebook – ho subito ogni tipo di accusa solo perché mi opponevo al modello di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, ma alla fine avevo ragione su Monte Carnevale. Ora Zingaretti ritiri il proprio Piano Regionale dei Rifiuti che impone l’apertura di discariche a Roma, una scelta che noi romani abbiamo dovuto subire”.
Ferma nei suoi propositi, la sindaca annunciava anche la decisione di voler “revocare la realizzazione della discarica di Monte Carnevale” e non manca una stoccata alle due new entry del M55 nella Giunta guidata dall’ex segretario dem, Roberta Lombardi e Valentina Corrado: “La nuova maggioranza in regione Lazio ha la possibilità ed il dovere di intervenire, rivedendo la assurda decisione di obbligare Roma ad avere una discarica sul proprio territorio”.
Non deve essere andata giù alla Raggi il fatto che proprio la neo assessora alla Transizione ecologica Lombardi venerdì scorso, a margine della riunione della Giunta, avesse tirato fuori il tema delle primarie di coalizione a cui avrebbero – nella sua opinione – potuto partecipare “quelle forze politiche con un progetto per Roma, ognuno con il suo candidato” ignorando deliberatamente che il M5s la sua candidata in campo già ce l’ha, avendo Virginia manifestato ormai da mesi la sua intenzione di ricandidarsi.
Il post di Grillo, in ogni caso, fuga ogni dubbio e la stessa Lombardi, intervenendo ieri nel dibattito scaturito dalla possibile candidatura nelle file del Pd dell’ex ministro Roberto Gualtieri ha chiuso la questione con un laconico “La Capitale resta fuori dall’accordo”, nel senso che, a prescindere dal comune appoggio all’esecutivo Draghi e ad eventuali alleanze fra pentastellati e dem per le altre città chiamate alle urne in autunno, a Roma in casa 5stelle i giochi sono ormai fatti, anche perché a prescindere da Gualtieri il Pd il suo candidato lo schiererà, un’intesa tra gli alleati giallorossi al primo turno appare difficile se non impossibile.