Salvatore Caiata, patron del Potenza Calcio e deputato passato a Fratelli d’Italia dopo essere stato eletto nel MoVimento 5 Stelle, è indagato per autoriciclaggio. Su di lui e altri undici c’è un’inchiesta della procura di Siena che vede coinvolto anche l’imprenditore senese Andrea Bellandi, vicepresidente della squadra di calcio Acn Siena.
Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia indagato per autoriciclaggio
Gli indagati nell’inchiesta sono in tutto dodici. Tra l’oro c’è anche Vincenzo del Regno, membro della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena e giudice della sezione regionale della Corte dei Conti in Toscana. Tra i reati contestati agli indagati anche quelli tributari, societari, di corruzione e contro il patrimonio. Sotto la lente degli inquirenti la società Sielna spa di proprietà dell’imprenditore kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo. Secondo l’accusa, attraverso fondi custoditi in diversi paradisi fiscali che avrebbero portato ad un’evasione fiscale di oltre 50 milioni di euro nel 2014 e 2015, avrebbe poi portato all’acquisto di numerose attività nel settore della ristorazione a Siena, Roma, Milano e Firenze. Qui il Caffè Scudieri e poi la gestione della caffetteria di Palazzo Pitti e, nel 2019, lo storico caffè letterario Giubbe Rosse di piazza della Repubblica.
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L’indagine sul deputato di Fratelli d’Italia
Del Regno avrebbe agevolato l’acquisto proprio del caffè letterario tramite i suoi contatti al Comune di Firenze. La procura ha sospeso dai pubblici uffici anche il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi, diventato da poco presidente di Unioncamere Toscana. L’avvio dell’inchiesta risale a fine 2018 e condotta attraverso rogatorie internazionali, intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali. Risultano a vario titolo indagati, tra gli altri, anche il deputato di Fratelli d’Italia e patron del Potenza Calcio Salvatore Caiata, e l’imprenditore senese Andrea Bellandi, vicepresidente della squadra di calcio Acn Siena.
L’inchiesta archiviata nel 2018
Caiata aveva visto finire il suo nome sui giornali durante le elezioni politiche del 2018, quando il Corriere della Sera aveva raccontato di un’indagine per riciclaggio nei suoi confronti aperta dal 2017 e di cui l’imprenditore era a conoscenza. Per questo era stato espulso dal MoVimento 5 Stelle ancora prima delle elezioni perché il regolamento interno non permetteva di candidare o tesserare chi fosse coinvolto in indagini penali. Caiata aveva vinto le elezioni ed aveva aderito prima al Gruppo Misto in quota MAIE e poi, nel 2019, al partito di Giorgia Meloni. Nell’agosto 2018 i Pm hanno archiviato l’inchiesta su di lui.