di Stefano Sansonetti
Un capolavoro di tempismo e velocità. Non c’è che dire, l’Inail sembra proprio aver fatto un “miracolo”. Peccato che l’operazione stia destando più di qualche sospetto, solo per usare un eufemismo. Si dà infatti il caso che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, guidato dal presidente Massimo De Felice e dal direttore generale Giuseppe Lucibello, abbia deciso in pieno agosto di predisporre una procedura per selezionare un collaboratore “nel settore della comunicazione istituzionale”. Il tutto all’insegna della massima rapidità. Eh sì, perché il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 agosto. E chi intende presentare la sua candidatura, a patto che trovi il tempo di leggersi la Gazzetta sotto l’ombrellone, deve farla pervenire “a pena di esclusione entro il termine perentorio di quindici giorni successivi alla data di pubblicazione del presente avviso”. Insomma, chi vuole partecipare deve depositare la sua richiesta entro il 21 agosto. Ora, è veramente difficile immaginare quanti possibili candidati avranno modo di conoscere questa procedura. Perché va bene che c’è la crisi, ma in molti potrebbero aver trovato qualche giorno di vacanza a ridosso di Ferrogosto.
I requisiti
Preoccupazioni del genere, però, non devano aver fatto capolino dalle parti dell’Inail. E così in Gazzetta si scopre un’agile paginetta che riassume i principali termini della procedura. Innanzitutto si parla di “un incarico di collaborazione coordinata e continuativa con laurea in scienze della comunicazione e con esperienza nel settore della comunicazione istituzionale”. L’incarico, che sarà retribuito con 26.336 euro lordi, durerà fino al 31 dicembre del 2013, ma potrà essere prorogabile “in costanza del Piano di innovazione tecnologica per l’implementazione, controllo e vigilanza, per il miglioramento dei servizi sul territorio, e in presenza delle risorse necessarie”. E’ infatti questo Piano, secondo il documento, a fornire la cornice all’interno della quale si inserisce la collaborazione in questione.
Quanto alle conoscenza specifiche, il bando richiede “esperienza documentata nel settore della comunicazione istituzionale, competenze di coordinamento, gestione e organizzazione eventi”. In più viene pretesa “buona conoscenza della lingua inglese e della lingua francese”. A chiudere la “conoscenza del pacchetto Office, Photoshop e Premiere”. Si arriva infine alle descrizione dell’oggetto della prestazione: “gestione e cura dei rapporti con il mondo dei media, agenzie di stampa, quotidiani, periodici e televisioni pubbliche e private, gestione per la pubblicazione a stampa e la comunicazione ai mezzi di comunicazione delle ricerche che l’Istituto realizza, cura dell’organizzazione di conferenze stampa, tavole rotonde e convegni”.
Come si vede la descrizione è contraddistinta da un italiano un po’ zoppicante, tra l’altro pieno zeppo di ripetizioni. Chissà, magari l’urgenza del bando era tale che anche chi l’ha scritto ha dovuto fare i conti con le lancette dell’orologio. Certo, tutti gli elementi potrebbero far pensare a un bando ad personam, visti i requisiti e lo striminzito lasso di tempo di 15 giorni entro il quale far pervenire la candidatura. A questo punto non resta che aspettare il nome del vincitore.