Walter Ricciardi di nuovo al centro del palcoscenico mediatico per una sua clamorosa dichiarazione riportata in una intervista a il Messaggero: “Penso che ci voglia una figura che abbia competenze tecniche, scientifiche e gestionali. E deve essere una persona che si occupi solo della campagna vaccinale”.
MEGLIO MR. WOLF
Chiaro il riferimento al commissario Domenico Arcuri e qualche giorno prima aveva affermato allo stesso giornale: “Penso a una figura che abbia competenze tecnico scientifiche e gestionali. Serve uno come Bertolaso. È un medico, ha lavorato negli scenari più difficili. Se dovessi fare un nome, farei il suo”. Nel frattempo l’interessato e cioè Guido Bertolaso è stato posto, dall’assessore alla Sanità Letizia Moratti, alla guida del piano vaccinale della Lombardia. Insomma, più chiaro di così il consigliere del ministro Roberto Speranza non poteva esserlo. I nomi li ha fatti esplicitamente. Arcuri, ricordiamolo, è un uomo di Conte, voluto da lui a gestire l’emergenza, prima mascherine in cui si è però impantanato e poi attualmente nel piano vaccini. In ogni caso desta meraviglia che Ricciardi si senta autorizzato in veste di consigliere a fare addirittura nomi e cognomi, neppure fosse lo stesso Draghi. Ricciardi, un passato da attore nei film sulla camorra degli anni ’70, è stato spesso al centro di polemiche per le sue dichiarazioni spesso in contrasto con la Cts e con critiche neppure tanto velate al governo. Ma Ricciardi parlava e parla a nome di chi? Si presuppone del ministro Speranza che però non lo ha mai ascoltato ma lo stipendio lo prende. Questo giornale tempo fa ne aveva chiesto l’allontanamento a causa anche di precedenti come quando ad inizio pandemia se ne è uscì dicendo che “le mascherine non servono ai sani”. Quante vittime ha prodotto questa dichiarazioni, peraltro condivisa dalla Oms di Tedros Adhanom, anche lui ancora al suo posto. Come è possibile che ancora prima della formazione del nuovo (possibile) governo una persona estranea alla politica come l’ex attore napoletano metta il becco in vicende così delicate? E poi ancora parla a nome del ministro Speranza? Se è così chiarisca il ministro nelle sedi opportune cosa sia questa storia visto che il piano vaccinale è il dossier più importante nell’agenda del governo. Resta la perplessità per l’irritualità e lo strabordamento di ruoli a cui ci ha abituato Ricciardi. Il piano vaccinale – come detto – è assolutamente cruciale per il futuro dell’Italia e già i ritardi delle case farmaceutiche pongono grossi problemi per cui non si sente proprio il bisogno di aumentare la confusione.
ALLA BUONORA
E poi come mai Ricciardi fa questa proposta solo ora? Ha per caso a che fare con il fatto che Matteo Salvini e la Lega sostengono Draghi, cioè il nuovo premier? E se è questo è il motivo come è possibile che un semplice consigliere faccia scelte politico istituzionali e per giunta così rilevanti? Forse è il caso che il ministro Speranza intervenga direttamente in questa vicenda e metta fine ad una pratica cominciata da molto tempo. Ricordiamo ancora quando Ricciardi criticava, ad inizio della pandemia il governo ed in particolare il ministro Speranza che invece lo prese subito dopo come suo consigliere e da allora ha cambiato completamente registro. L’Italia è in un momento troppo difficile e complesso, anche sul piano strettamente logistico – organizzativo per potere anche occuparsi di Ricciardi e delle sue smanie di protagonismo.