La sfida di Serena Bortone nel primo pomeriggio di Rai Uno era molto difficile e piena di incognite. La giornalista romana arrivava da tre anni di conduzione di Agorà, il programma di approfondimento in onda la mattina su Rai Tre nel quale militava ormai dal 2010 in veste di autrice, inviata e conduttrice della versione estiva dal 2013 al 2017. Sempre su Rai Tre sono proprio gli esordi televisivi di Serena, cresciuta quando il canale era diretto da Andrea Guglielmi e muovendo i primi passi nella redazione di Alla ricerca dell’Arca di Mino Damato per poi far parte delle squadre di Avanzi della Dandini e di Mi manda Lubrano.
Dopo le esperienze a Mi manda Rai Tre e a Tatami, la trasmissione condotta da Camila Raznovich di cui è stata ideatrice, è approdata ad Agorà. Quindi per lei il passaggio alla rete ammiraglia della tv di Stato con Oggi è un altro giorno poteva rappresentare davvero un salto nel buio, vista la sua consolidata familiarità con la Terza Rete e con il suo pubblico, abituato agli approfondimenti politici improntati all’inchiesta e diretti soprattutto ai territori. Rai Tre ha un profilo impostato decisamente sulla politica, sulla cultura ma anche sull’informazione locale, grazie al forte imprinting del TgR, con uno sguardo importante verso il Sud, in cui le medie di share sono alte.
Il profilo di Rai Uno, invece, è quello di un canale tipicamente generalista, rivolto principalmente alle famiglie e dedicato all’infotainment così come al varietà e alle fiction, cercando sempre di strizzare l’occhio agli share e agli ascolti. Un cambio di rete come quello della Bortone è un caso più unico che raro, visto che non se ne contano molti di passaggi precedenti nel mondo dell’informazione da Rai Tre a Rai Uno. Ma ora il programma è partito e va in onda regolarmente dal 7 settembre 2020 dalle 14 alle 16 circa.
Si tratta di un contenitore nuovo, originale, che in parte salvaguarda il pedigree della giornalista e in parte attinge al classico repertorio della Prima Rete, con interviste a vip e personaggi dello spettacolo. Del resto Oggi è un altro giorno ha preso il posto di Vieni da me di Caterina Balivo, dal contenuto leggero come si addice alla fascia oraria. Tuttavia il carattere giornalistico-informativo è ben rappresentato, soprattutto durante questa pandemia, dal talk che vede presenti politici di primo piano e virologi chiamati a esprimere i loro eminenti pareri sull’andamento del Covid.
Tra i politici possiamo elencare top come Walter Veltroni, Carlo Calenda, Danilo Toninelli, Beatrice Lorenzin e Matteo Salvini. Buona la trovata dello “specchio” davanti al quale gli ospiti si confessano ripercorrendo ricordi della loro vita: da qui sono passati Bruno Vespa, Stefano Accorsi, Alberto Angela, Giovanni Allevi e molti altri. Serena non si è fatta mancare nemmeno qualche screzio, come quello con Vittoria Schisano, attrice transgender che ha accusato la conduttrice di aver mandato in onda una clip tratta da un suo vecchio film dal quale aveva ormai preso le distanze; ferma la risposta della Bortone, che ha difeso i suoi autori per la scelta del video e ha ribadito che un percorso introspettivo nella vita dei suoi ospiti è prassi consueta nel corso di tutte le sue interviste.
In tutto questo esce comunque una Bortone in grado di tenere tranquillamente le redini del programma senza perdere la calma e, soprattutto, capace di far fronte anche alla positività al Covid conducendo da casa ormai da più di una settimana. E gli ascolti la premiano, dato che con l’anno nuovo ha pure aumentato l’audience: secondo OmnicomMediaGroup, multinazionale che realizza dati e analisi per le più grandi aziende del mondo che pianificano pubblicità in Italia, il programma finora ha tenuto una media di 1,6 milioni di telespettatori circa con uno share dell’11,7% ma con diverse puntate che hanno raggiunto il 14%.
E comunque la tendenza è in salita visto che gli ascolti delle ultime settimane sono più alti rispetto alla media, con picchi di circa 2 milioni di telespettatori nelle prime puntate del 2021. Guardando al profilo del format, la quota femminile risulta decisamente superiore rispetto a quella maschile (70% vs 30%) con l’88% circa del pubblico che ha più di 45 anni. Gli ascolti maggiori in termini di share si registrano al Centro-Sud (Sicilia, Puglia e Campania).