Anche a dispetto della zona rossa, del coprifuoco e dei numerosi divieti, gli italiani non hanno rinunciato a festeggiare la notte di Capodanno facendo esplodere fuochi d’artificio e petardi. Così è morto ad Asti, poco dopo la mezzanotte, un tredicenne rimasto ferito gravemente all’addome da un petardo. L’episodio si è verificato all’interno del campo nomadi di via Guerra dove il giovane è stato subito soccorso e portato in ospedale dove, purtroppo, ha perso la vita. Qui i familiari della vittima hanno vandalizzato la struttura e provocato danni nel parcheggio perché volevano vedere il giovane, sul cui corpo verrà disposta un’autopsia. Infatti sul caso indaga la Procura decisa a capire in che modo si sia verificata la tragedia.
Bilancio pesante anche a Napoli dove otto persone sono state ferite dai botti illegali che, ieri sera, hanno illuminato a giorno la città per oltre mezz’ora. Si tratta di numeri in discesa rispetto ai 48 dell’anno precedente anche se, come fa sapere la questura, a Melito, comune a Nord di Napoli, si è sfiorata la tragedia in quanto una donna è stata colpita alla testa da un proiettile vagante mentre era affacciata al balcone di casa. Stando a quanto trapela, non sarebbe in pericolo di vita e sarà operata nei prossimi giorni. Anche per altre tre persone é stato necessario il ricovero in ospedale per lesioni riportate alle mani.
In tutta Italia il numero totale dei feriti è in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, in quanto, a fronte dei 204 feriti, di cui 38 ricoverati, del 2020, si è registrato un numero di 79 feriti con 23 ricoverati e – come per il 2020 – si registra un deceduto. Lo scorso anno si sono registrati 9 ferimenti dovuti all’uso di armi da fuoco, mentre quest’anno si registrano 13 casi di cui 1 con prognosi maggiore di 40 giorni.