Un vecchio adagio dice che non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta. Quindi prendiamo per buone le ultime capriole di Italia Viva e del Pd. La prima, rimasta isolata nella congiura contro Conte (leggi l’articolo), ieri ha scovato imprecisati segnali positivi grazie ai quali Renzi e Bellanova potrebbero decidere di desistere dal voler diventare quanto prima disoccupati ex parlamentari. Nel caso dei dem, invece, è da antologia l’intervista di Franceschini al Corriere, in cui per escludere di essere stato il mandante del tentativo di dar vita a un nuovo Esecutivo o di un rimpasto, ne certifica il sospetto.
Purtroppo per tutti loro, e per fortuna per l’Italia, non ci sono i numeri per far nascere un altro governo, né tecnico né tantomeno politico, e dunque dopo la tragedia della pandemia almeno saremo risparmiati dal vedere un Cottarelli qualunque o i due Mattei cuore a cuore a Palazzo Chigi. Ma fare la cosa giusta alla luce dei fatti significa anche chiudere all’istante il teatrino di Zingaretti (nella foto) sulla ricandidatura della Raggi. Che si facciano o meno degli accordi tra 5S e Sinistre alle prossime amministrative, la sindaca ha fatto cose che solo la propaganda politica e un’informazione in mala fede o approssimativa possono negare.
Presa la Capitale in condizioni penose, diciamo pure al fallimento economico e morale, sono stati risanati i pilastri dei servizi (Atac, trasporti, per la prima volta nella sua storia con un bilancio in attivo; Ama, rifiuti, ha chiuso i bilanci che non si approvavano da anni; i conti del Campidoglio non solo sono in equilibrio ma è diminuito il debito storico e si sono riasfaltati tanti chilometri di strade da farci il giro del mondo). Tutto questo in un clima di legalità molto diverso da quello che portò all’inchiesta sul Mondo di mezzo.
Per quale motivo quindi una sindaca così deve continuare ad essere massacrata da un partito che con i 5 Stelle governa il Paese? Passi che ad attaccarla per ogni cosa, pure per il sole che sorge in cielo, sia la stampa dei costruttori e gli avversari delle destre, desiderosi di rimettere le mani sulla città, ma il tempo dei giochetti è finito, e se il Pd vuole discutere con i 5S parta dal sostenere questa sindaca. Se no alle destre è meglio che dia in pasto Calenda.