Il Governo si appresta ad adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle restrizioni in vista delle festività natalizie, sia per evitare una terza ondata a gennaio ma anche in risposta agli assembramenti del fine settimana appena trascorso. “Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili” ha detto al Corriere il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. “Comprendo la voglia delle persone di uscire – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, ma basterebbe entrare in un ospedale per rendersi conto della condizione generale in cui il Paese si trova. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale”.
“Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19” scrive ieri su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “La nostra comunità nazionale – ha aggiunto il premier -, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie. Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio”.
“Conte è sempre stato rigoroso – ha detto ancora Boccia -, ma ascolta le proposte di tutti. Una cosa e’ lo spostamento tra piccolissimi comuni e borghi confinanti. Ma allargare i confini comunali a tutta la provincia, come chiede la destra, sarebbe un errore. I cittadini lo prenderebbero come un liberi tutti”. Rispondendo a una domanda sul lockdown generale deciso dalla Germania, Boccia sottolinea: “E’ una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non solo conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche”.