Quello a cui stiamo assistendo, ha detto a Sky TG24 il direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, “è un rallentamento della velocità di crescita, non ancora una piega decisa verso il basso della curva di aumento dei casi e quindi dei ricoveri”. “C’è sempre uno sfalsamento temporale – ha aggiunto – tra la positività generale della popolazione e il numero di ricoveri e decessi, questi due li vedremo crescere ancora per qualche giorno. Questi sono gli effetti delle misure relative al primissimo Dpcm, con delle chiusure molto molto leggere. Penso che nelle prossime settimane vedremo anche gli effetti delle misure più stringenti dei due successivi Dpcm. Da questo punto di vista chiederei un po’ meno panico e un po’ più aspettativa attenta su quelli che saranno i risultati di queste chiusure, che non vediamo ancora nel pieno della loro efficacia”.
“A gennaio – ha aggiunto Guerra parlando del vaccino anti-Covid – comincerà la soluzione, e bisognerà vaccinare il 70% della popolazione. Sarà una cosa progressiva, avremo una produzione industriale a livello globale, che sarà gestita in maniera equa. Il problema non sarà tanto nei Paesi europei o nordamericani, quanto in quelli in via di sviluppo, dove l’Organizzazione mondiale della Sanità sta cercando di costruire un sistema di sicurezza per garantire che almeno due miliardi di persone siano vaccinate entro la fine dell’anno prossimo. La cosa ostica da capire in un momento come questo è come mai, avendo verificato la disponibilità al vaccino in vari Paesi, ci sia un terzo della popolazione che sembrerebbe rifiutarlo in maniera aprioristica. È un elemento da considerare con grande cautela adesso e risolvere subito, prima che il vaccino sia disponibile”.