“Quest’anno vaccinare il 60 per cento della popolazione a rischio sarebbe già un successo”, aveva messo le mani avanti il direttore generale Welfare della Lombardia, Marco Trivelli, un mese fa in occasione della presentazione della campagna vaccinale antinfluenzale. Le dosi acquistate dalla Regione sono 2 milioni 884mila, un milione in meno rispetto al fabbisogno calcolato sulle persone a rischio (anziani, operatori sanitari, bambini). Una scelta in netto contrasto con le raccomandazioni degli esperti e del ministero della Salute, che da tempo suggeriscono di immunizzare il più possibile.
Invece, da quanto emerso ieri durante un convegno sui vaccini organizzato dalle sigle sindacali la situazione critica di “ritardo e disorganizzazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale per gli over 60 è da attribuirsi in particolare all’assoluta insufficienza delle dosi messe a disposizione”. E, come se non bastasse, il Partito democratico lombardo in una nota diramata ieri spiega che “I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 di novembre e non le avranno disponibili prima del 20”.
Intanto, domani i leader del centrodestra della Lombardia si incontreranno al Pirellone per un vertice di maggioranza richiesto dalla Lega, che è sempre più scontenta dell’operato dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera (nella foto). Obiettivo: un possibile rimpasto in Giunta.