Il nuovo possibile lockdown sta accentuando la maggiore propensione al risparmio degli italiani rispetto agli altri cittadini europei. Questa è la tendenza che emerge dai dati sull’Italia riportati da diversi studi pubblicati in vista della Giornata Mondiale del Risparmio di oggi. Come pubblicato in un apposito sondaggio di Bankitalia, il 34% degli intervistati ha dichiarato di aver rinunciato ad una spesa ritenuta non essenziale, mentre il 27% ha affermato di essere più attento nella gestione delle proprie finanze per poter contare su una maggiore sicurezza economica nel lungo periodo. Solo il 26% ha risposto di non aver mutato il proprio atteggiamento dalla comparsa del virus.
Una percentuale notevolmente più bassa se si considerano le altre popolazioni d’Europa. Infatti, i partecipanti al sondaggio che hanno sostenuto di aver mantenuto le stesse abitudini pre-Covid sono il 46% nei Paesi Bassi, il 37% in Germania, il 36% in Francia e il 34% in Belgio. D’altra parte l’ultimo Bollettino economico di Palazzo Koch mostra che le famiglie nel secondo trimestre hanno portato la loro propensione al risparmio al 18,6%, a fronte di una riduzione del reddito del 5,6%, con la conseguenza di un calo dei consumi privati dell’11,4%.
Tutto ciò si è tradotto in una liquidità bloccata sui conti correnti bancari pari 1.682 miliardi di euro, con un incremento di 125 miliardi dall’anno precedente. Sul tema del risparmio è intervenuto il Capo dello Stato. “Il risparmio, tradizionale patrimonio del nostro Paese – la cui tutela è sancita dalla Costituzione – può concorrere alla ripartenza”, ha detto Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente dell’Acri, Francesco Profumo (nella foto).