Gli oltre 31mila nuovi contagi impongono provvedimenti e misure più rigide anche nei Palazzi romani. Alla Camera, presieduta da Roberto Fico, già dallo scorso febbraio è stato delineato un perimetro di norme, che hanno preso il via con la limitazione del numero di accessi di soggetti esterni e le occasioni di contatto anche in relazione ai pasti. In questi giorni un’ulteriore stretta. I questori di Montecitorio hanno disposto che dopo 3 ore di lavori dell’Aula segua un’ora e mezza di sospensione per consentire l’areazione e l’igienizzazione degli ambienti.
Per quanto riguarda le commissioni, invece, si rispetterà un’ora di sospensione dopo 3 ore di lavori. In più, vengono indicate le tipologie di mascherine da indossare: chirurgica, FFP2 e FFP3. Niente più mascherine di stoffa dunque. Ai deputati sarà poi raccomandato di muoversi il meno possibile nel corso delle votazioni e di non cambiare postazione durante la seduta. In caso contrario? Sanzioni. Inoltre è stato disposto un ampliamento dell’Aula prima alle tribune e poi al Transatlantico.
Dallo scorso 20 ottobre è stata disposta inoltre l’esecuzione di tamponi molecolari e test rapidi, rivolti a chi lavora in maniera stabile al suo interno e sempre sulla base di una valutazione medica. A deputate e deputati – a partire da questa settimana – è dedicato poi lo screening del lunedì e martedì, al rientro dai collegi, con test rapidi e risultati in 15 minuti.