di Marco Castoro
Quando avrà saputo della notizia sicuramente Renato Brunetta si sarà alzato in piedi compiaciuto, magari dicendo la frase: “Avevo ragione. Io ho studiato…”. Sta di fatto che l’Agcom ha sposato la tesi dell’ex ministro, oggi capogruppo del partito di Berlusconi: le trasmissioni di Fabio Fazio e Lucia Annunziata devono garantire «una maggiore presenza di esponenti del Pdl» nei programmi In mezz’ora e Che tempo che fa nella stagione 2013-2014. Nessun problema invece per Ballarò che non ha leso i principi del pluralismo. A riguardo c’è da registrare la pesante l’uscita di Augusto Minzolini, oggi membro della commissione Vigilanza, che non perde occasione per punzecchiare Luigi Gubitosi: «La decisione dell’Agcom rende evidente quanto le rassicurazioni date in passato dall’attuale dg Rai a garanzia del pluralismo informativo sui canali Rai, siano state spesso promesse scritte sull’acqua».Per contro la Rai ha tenuto a precisare che il pluralismo è uno dei valori fondamentali dell’azienda.Comunque va detto che in discussione non c’è una programmazione faziosa dell’azienda ma solo di due trasmissioni, come spiega il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani: «La Rai ha rispettato gli obblighi di servizio pubblico previsti dalla legge e dal contratto di servizio, essendo in sostanziale equilibrio nel complesso della sua programmazione».
Vespa asso pigliatutto in prima serata
Non ha perso tempo Bruno Vespa. Si è mosso con largo anticipo e ancora una volta ha bruciato tutti i contendenti per la prima serata del 30 luglio di Raiuno, il grande giorno della sentenza Mediaset con Silvio Berlusconi imputato. Ha già strappato l’ok del direttore generale e del direttore di rete Giancarlo Leone. Il 30 luglio il sipario si aprirà per Porta a Porta, il suo cerimoniere e gli ospiti. Rimosse sul nascere le velleità di Giovanni Floris, Nicola Porro e del Tg1 di Mario Orfeo che magari avrebbero sperato in uno speciale… fuori porta. Ma in Rai se c’è qualcuno veramente speciale non può che essere Bruno Vespa e il suo Porta a Porta.
Paragone-Porro su twitter come Clay-Foreman
Si erano fatti immortalare insieme sorridenti e felici alla presentazione dei palinsesti Rai a Milano nel giugno scorso. Parevano grandi amici i giornalisti Nicola Porro e Gianluigi Paragone, ma l’incanto è durato poco. Mercoledì sera mentre Porro conduceva Virus, il contagio delle idee nel prime time di Rai2, Paragone lanciava via twitter il primo “siluro” scrivendo sul social network che il collega aveva copiato gli ospiti dalla sua trasmissione L’ultima parola (ora traslocata da Rai 2 a La 7) e si spingeva a profetizzare che lo share non avrebbe superato il 6%. Nella prossima stagione i due duellanti si contenderanno la vittoria della serata visto che andranno in onda entrambi il mercoledì. Chi vincerà la sfida?