Brexit, pandemia, cambiamento climatico e rapporti con l’Africa: sono stati questi i temi al centro del colloquio tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista del Consiglio europeo di domani. Con il premier anche i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, degli Affari Europei, Enzo Amendola, dell’Interno, Luciana Lamorgese, della Salute, Roberto Speranza, dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, dell’Ambiente, Sergio Costa, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.
Sulla Brexit si è preso atto con soddisfazione dell’unità sostanziale di Commissione e Consiglio per una trattativa con la Gran Bretagna che consenta un accordo “buono ma equo”. Sul cambiamento climatico si è fatto il punto, considerando realistica una riduzione del 55 per cento delle emissioni di CO2 entro il 2030. Ci sono paesi che spingono per un accordo più avanzato (Italia, Francia, Germania, Spagna) e altri che ritengono di non poter riuscire a raggiungere quella percentuale, perché la riconversione industriale ecologica costerebbe troppo. Ampio spazio è stato dedicato alla situazione legata alla pandemia per Covid-19: si prende atto che la situazione in Europa sta diventando molto delicata, con chiusure e misure molto nette in alcune località.
La posizione del nostro paese sarebbe orientata ad operare in una cornice europea comune per le misure di contenimento del contagio, rispettando comunque le specificità diverse dei singoli paesi. Si è ricordato l’impegno europeo e italiano per arrivare al più presto al vaccino, soprattutto grazie al gruppo di contatto tra Francia, Olanda , Germani, Italia. Sul capitolo Africa l’Italia continua a ritenere importante l’esigenza di avere rapporti più stretti di partenariato con il continente africano soprattutto lungo alcune direttrici: la sospensione del debito, trasporti, energia rinnovabile, Covid.
Durante l’incontro al Quirinale si è discusso anche di eventuali sanzioni a Russia e Bielorussia, del sistema produttivo italiano, del Recovery Fund. Su quest’ultimo tema Mattarella ha ringraziato il governo per il lavoro fatto sinora ricordando che si tratta di un argomento decisivo per il nostro Paese, spronando a mettere in campo la massima efficienza nella destinazione dei fondi e la massima rapidità nella individuazione delle scelte.