Intervenendo in videoconferenza al Consiglio “Giustizia e affari interni” dell’Ue sul tema del contrasto agli abusi sessuali sui minori e all’odio antisemita, il Guadasigilli Alfonso Bonafede ha sottolineato come nel nostro Paese, il sistema giudiziario sul delicato tema degli absui sui minori, si sia mosso lungo le principali direttrici: quella del contrasto, con la criminalizzazione di un ampio spettro di condotte, che vanno dallo sfruttamento della prostituzione minorile, alla pedopornografia, fino alla pornografia virtuale ed al turismo sessuale.
“Tali reati – spiega Bonafede – sono tutti perseguibili d’ufficio e prevedono la neutralizzazione economica, mediante la chiusura dell’attività dei canali di diffusione delle immagini, la revoca delle licenze radiotelevisive e il sequestro e la confisca dei materiali” e anche della della prevenzione, fissando il requisito della preventiva esibizione del certificato penale in caso di professioni in contatto con i minori e della tutela processuale della vittima.
Sul fornte dell’antisemitismo il ministro della Giustizia, dopo aver elencato le misure messe in campo per contrastare il fenomeno, ha osservato come sia necessario “costruire strumenti legislativi, ma anche promuovere modelli culturali” e di come sia stato costante in tale direzione “l’impegno dedicato da vari ministeri italiani, unitamente all’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) ad attività di osservazione e prevenzione dei reati d’odio, anche in rete”.