Tra Autostrade per l’Italia e Governo, a due giorni dalla scadenza dell’ultimatum dell’Esecutivo, è ancora stallo nella trattativa sulla definizione di una nuova concessione. A confermarlo è stata la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, nel corso di un’audizione in commissione Ambiente della Camera. “Autostrade per l’Italia – ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo – si è sottratta alla condivisione dei contenuti tecnico-giuridici dello schema dell’atto negoziale. Un’ora fa al ministero è arrivata una nota con la quale Aspi ci ha comunicato di accettare il testo dell’accordo negoziale chiedendo l’eliminazione dell’articolo 10, da qui lo stallo visto che la non accettazione della clausola dell’articolo 10 richiama perfettamente gli impegni assunti da Atlantia e da Aspi nella lettera inviata al governo e discussa nel consiglio dei ministri il 14 e il 15 luglio. Cdp ci ha confermato che la trattativa si è sviluppata sulla base di criteri competitivi e sulle prassi correnti di mercato”.
La ministra De Micheli nel corso dell’audizione ha ripercorso le tappe che avrebbero dovuto portare all’accordo tra il gruppo e il governo: “A decorrere da luglio 2019, il Mit ha avviato un confronto rivolto a verificare le condizioni per una definizione consensuale della procedura di contestazione da sottoporre al giudizio delle autorità politiche”. “Nel confronto negoziale riapertosi con l’insediamento dell’attuale governo – ha aggiunto De Micheli -, dopo una serie d’incontri, Autostrade ha trasmesso una prima proposta di soluzione – ha aggiunto -, successivamente integrata dalla società Atlantia. Il Mit, in merito alle criticità rilevate sulle procedure di controllo di Autostrade ha emanato, fin dal mese di ottobre 2019, una serie di prescrizioni finalizzate ad avviare verifiche efficienti per l’intero settore stradali, e queste indicazioni valgono per tutti i gestori di strade ed Autostrade. A tutte le società autostradali sono state impartite le linee guida per la programmazione e le attività di manutenzione ordinaria”.
La ministra dei Trasporti ha sottolineato che “per una valutazione dei molteplici profili giuridici connessi al procedimento pendente e all’ipotesi di soluzione negoziale il Mit ha chiesto un parere all’avvocatura di Stato, la scelta sul procedimento di revoca implica una ponderazione dell’interesse pubblico alla prosecuzione o meno del rapporto, nel quale devono entrare anche gli interessi degli utenti della rete autostradale. L’Avvocatura dello Stato ha sottolineato la necessità, al fine delle decisioni di assumere, di procedere ad una analitica valutazione di tutti gli interessi pubblici coinvolti”.