Nell’ambito della maxi inchiesta sui fondi della Lega, la Guardia di Finanza di Genova ha bussato agli uffici del comune di Bondeno, in provincia di Ferrara. Gli accertamenti, terminati a tarda sera, fanno riferimento all’inchiesta ligure sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di euro del Carroccio frutto di una truffa allo Stato e spariti nel nulla.
Stando a quanto trapela, i finanzieri hanno acquisito diverso materiale, sia cartaceo che informatico, relativo ad alcuni versamenti di somme che sono transitate su conti che, sospettano i magistrati liguri, potrebbero essere in orbita leghista. In particolare quelli relativi al versamento di una donazione da parte di una Lega regionale al Comune di Bondeno. Sostanzialmente gli inquirenti credono che il municipio avrebbe ricevuto fondi provenienti dal conto aperto nella banca Aletti e nella disponibilità dell’ex segretario leghista Francesco Belsito, condannato proprio per la truffa sui 49 milioni insieme all’ex leader Umberto Bossi. Per entrambi, però, il processo si è concluso con la prescrizione del reato decretata dalla Cassazione.
Ad avvalorare la tesi del coinvolgimento di uomini del Carroccio c’è il fatto che il piccolo comune è amministrato, da tempo, da esponenti della Lega e che già a fine agosto i militari, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Paola Calleri, avevano compiuto un’altra perquisizione, quella della sede milanese della Boniardi Grafiche srl, di cui è socio il deputato leghista Fabio Massimo Boniardi.