I bambini in ginocchio a scuola, perché senza banchi, mostrati in un post su Facebook dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, sono una bufala vergognosa. L’ennesima diffusa da chi, in queste ore, anziché dare un contributo al Paese, ha scelto di attaccare, sempre e comunque, il governo e in particolare la ministra Lucia Azzolina alle prese con un difficile riavvio dell’anno scolastico. Per non parlare, poi, di chi la rilancia senza informarsi, alimentando la disinformazione (cioè quello che cercava chi l’ha resa virale sui social per fare propaganda), o, peggio ancora, chi continua a diffonderla pur sapendo che è una fake news (come alcuni media).
“Cara Azzolina – scrive nel post Toti -, questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici purtroppo! I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Io lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia”.
Poi il governatore, in un successivo post, prova a correre ai ripari: “Ai signori grillini e sinistri che insistono a dire che si tratta di una foto fake o creata ad arte, suggerisco di leggere le dichiarazioni del direttore scolastico che ammette e giustifica l’immagine che avete visto dicendo che era un gioco e che i ragazzi stavano disegnando. Purtroppo però non è l’unico caso e non mi pare, guardando anche le altre foto che ho, che fosse un gioco. Non siamo noi a dire che la foto è vera, è la scuola stessa che lo conferma. Comunque in certe occasioni basterebbe chiedere scusa”.
“La scuola che dirigo dal 1 settembre – ha spiegato in una nota il dirigente scolastico IC Castelletto di Genova, Renzo Ronconi – ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura. Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell’insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l’immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti”.