Buona la prima, verrebbe da dire con una battuta. Il primo giorno di scuola si è concluso nel migliore dei modi, a dispetto di tante illazioni e facili polemiche. A dirlo, dopotutto, sono dati e fatti, come spiega anche Rosalba Cimino, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura ed Istruzione: “I primi giorni di riapertura ci stanno dando conferma dell’ottimo lavoro svolto finora, a dispetto di chi per tutta l’estate, e ancora oggi, non ha fatto altro che gridare al caos spaventando famiglie e studenti”, spiega a La Notizia l’energica deputata pentastellata.
Non sarà un anno come tutti gli altri, tuttavia.
Assolutamente no. Non sarà un anno semplice, questo lo sappiamo e dobbiamo mettere in conto anche criticità che non potranno essere evitate, vista la situazione sanitaria ancora molto delicata.
Però?
Però possiamo e dobbiamo essere ottimisti: abbiamo predisposto misure di sicurezza e sostegni alla scuola come nessun altro Paese europeo ha fatto. La scuola è la base della società ed è intrinseca la necessità di serietà e responsabilità, così dovrebbe essere anche per la politica.
Sbagliava, dunque, chi metteva alla gogna Lucia Azzolina chiedendone addirittura le dimissioni?
Contro la ministra è stata messa in moto la classica macchina del fango da campagna elettorale. Questa volta però si è giocato sulla pelle di studentesse e studenti, sul diritto all’istruzione, e quindi è ancora più grave. Personalmente trovo vergognosi gli attacchi strumentali, anche a livello personale, che sono stati rivolti alla ministra, donna determinata che conosce bene il mondo della scuola. D’altra parte le risposte più efficaci a tante fake news sono i fatti.
Ci può fare qualche esempio concreto?
2,9 miliardi di euro stanziati solo per la ripartenza a settembre, 11 milioni di mascherine gratuite per docenti e alunni al giorno, linee guida rigorose, migliaia di assunzioni di docenti e personale ATA per sopperire alla carenza di organico, 7 miliardi investiti da gennaio a oggi che confermano una politica di ampio respiro per la scuola, che va al di là dell’emergenza.
Problemi, però, continuano ad essere segnalati per quanto riguarda i trasporti, tema molto delicato per il distanziamento sociale. Crede che sul punto qualcosa ancora dev’essere fatto visto che molti lamentano una mancanza di chiarezza?
Così come sugli aspetti più strettamente sanitari è intervenuto il ministro Speranza, sui Trasporti ha lavorato la ministra Paola De Micheli, mettendo a punto linee guida chiare tanto per il trasporto pubblico locale quanto per gli scuolabus: obbligo di mascherina, aerazione naturale il più possibile, riempimento all’80% o, nel caso di superamento di questa soglia, mai oltre i 15 minuti. Il Governo si è già assunto l’impegno di aumentare il numero dei mezzi di trasporto. Si sta lavorando in questa direzione, ma c’è da dire che i primi segnali giunti dai territori sono confortanti anche sotto questo profilo.
Altro tema è quello dei banchi: ci sono istituti che ancora non li ricevono, tanto che ognuno si è organizzato come può. Ci sono ad oggi tempi certi per la consegna?
Partiamo dal fatto che la produzione e la distribuzione avviene in tempi strettissimi, visto che il Paese ha dovuto rispondere, in poche settimane, a una richiesta dei presidi di 2,4 milioni di banchi. Per la consegna è stata data la priorità alle scuole dell’infanzia e primarie, tendendo anche conto dell’indice Rt di ogni Regione. Comunque, a ottobre tutte le scuole riceveranno i loro banchi.
Intanto Salvini ha lanciato un numero Sos per segnalare i problemi nelle scuole. Che ne pensa?
Penso che Salvini potrebbe evitare di fare simili show, per il bene del Paese e soprattutto, non mi stancherò di ripeterlo, per il bene di studentesse, studenti e insegnanti. È chiaro che quello che gli interessa non è migliorare la scuola italiana, altrimenti già da tempo avrebbe collaborato con il Governo proponendo soluzioni, evidenziando criticità in modo costruttivo. Al contrario, è palese che sia il desiderio di affossare questo esecutivo a muovere ogni sua azione, per questo le sue iniziative non hanno credibilità alcuna.