“In questo giorno così importante e unico, che ricorderemo in futuro come quello in cui la scuola non si è mai fermata, ha trovato slancio e nuova fiducia, voglio dire grazie. Grazie al personale dell’Istruzione, ai dirigenti scolastici, ai docenti per l’immenso lavoro di queste settimane. Grazie alle famiglie e a gli studenti, siete voi il motore della ripartenza”. E’ quanto ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso dell’inaugurazione dell’anno scolastico a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Ci saranno delle difficoltà – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, non potrebbe essere altrimenti, dobbiamo utilizzare questo momento per trovare uno spirito di condivisione e massima collaborazione. Ci saranno casi da gestire ma non dobbiamo avere paura, li affronteremo insieme. Grazie al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non ha mai fatto mancare la sua vicinanza, sensibilità e attenzione al mondo della scuola. E’ stata inferta una profonda ferita, ci siamo sentiti disorientati e smarriti, e quando abbiamo dovuto sospendere le attività didattiche in presenza è stato un dolore per tutti, è stato come dover abbandonare le nostre certezze, dover abbandonare le nostre case”.
“Ci siamo dovuti preparare per un percorso complicato e pieno di sfide – ha detto ancora Azzolina -, questa difficoltà ha mostrato a tutti quanti elementi sono necessari per il buon funzionamento della scuola. Le avversità di questo viaggio mi hanno fatto pensare a Ulisse e al suo lungo peregrinare per tornare a Itaca, era stata presa d’assalto da persone che non volevano quella terra per amore ma solo per tornaconto personale. In questi mesi come Ulisse la comunità scolastica ha affrontato venti avversi, insidie e tempeste, la scuola come Itaca è diventata terreno di contesa, ma Ulisse alla fine ce l’ha fatta”.
“Oggi – ha detto il capo dello Stato – è un giorno importante, mai come in questa occasione ha il valore e significato di una ripartenza dell’intera società. La scuola serve anche a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza. La scuola, la cultura, il confronto sono antidoti al virus della violenza e dell’intolleranza che può infettare la comunità. E’ stata dolorosa la chiusura delle scuole, necessaria ma dolorosa. Avete sofferto, ragazzi, abbiamo sofferto tutti per gli impedimenti e le limitazioni”.
Il Presidente #Mattarella a #Vo’ (Padova) per l’inaugurazione dell’anno scolastico visita la #scuola Gianni Rodari- G.Negri pic.twitter.com/yQHnu44nIm
— Quirinale (@Quirinale) September 14, 2020