Astrazeneca ha sospeso momentaneamente i test clinici sul vaccino contro il Coronavirus che sta sviluppando in collaborazione con l’Università di Oxford e l’Irbm di Pomezia, dopo che uno dei volontari partecipanti alla sperimentazione, nel Regno Unito, ha accusato una “seria potenziale reazione avversa”.
Secondo l’azienda farmaceutica anglo-svedese si tratta di “un’azione di routine” che si verifica ogni volta che c’è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test e che consente “di indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell’integrità del processo dei test”. Il vaccino di Astrazeneca, su cui anche l’Italia ha puntato molto, è fra i più promettenti degli oltre 100 al momento in studio e sperimentazione.
La sperimentazione del vaccino è giunta alla fase 3, dopo che le prime due si erano concluse con successo e coinvolge anche l’Italia, attraverso una società di biotecnologie di Pomezia, che dovrebbe produrre il vettore virale, e la Catalent di Anagni che dovrebbe provvedere a infialare le dosi. I volontari coinvolti nei test sono circa 30 mila tra Stati Uniti, Usa, Gran Bretagna, Brasile e Sudafrica. Astrazeneca ha già ottenuto ordini per centinaia di milioni di dosi in tutto il mondo.