L’Unione Europea fa sentire la sua voce sulla situazione determinata dall’emergenza umanitaria legata al continuo sbarco di migranti a Lampedusa. “Seguiamo la situazione da vicino – ha riferito oggi il portavoce della Commissione Europea per le Migrazioni, durante il briefing on line con la stampa a Bruxelles – e restiamo in contatto con le autorità italiane, ma qualsiasi azione deve rispettare pienamente le leggi Ue sull’asilo. La Commissione lavora a stretto contatto con le autorità italiane sulle questioni migratorie”.
Da giorni, infatti, si susseguono sbarchi senza sosta sulle coste della più grande delle Isole Pelagie, al punto da spingere il governatore siciliano Nello Musumeci a emanare un’ordinanza, poi impugnata dal Tar, volta a chiudere tutti gli hotspot nell’Isola. Intanto, pero’, il centro accoglienza e’ al collasso e persino il sindaco Totò Martello aveva annunciato uno sciopero generale per denunciare lo stato di emergenza. Manifestazione poi sospesa dopo la telefonata del premier Giuseppe Conte al primo cittadino per chiedergli di partecipare ad un incontro che si terrà mercoledì a Roma al quale sarà anche il governatore Musumeci.
Non mancano le prime reazioni dopo il monito lanciato dall’Europa. Per la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, “il portavoce della Commissione europea ha criticato il governatore Musumeci per l’ordinanza di chiusura degli hotspot dicendo che tutte le azioni in materia migratoria devono rispettare la legge europea sull’asilo e gli obblighi internazionali. Ma qui al danno si aggiunge la beffa: oltre alle dichiarazioni di maniera, infatti, cosa sta facendo la Commissione per favorire i ricollocamenti e attivare così la solidarietà europea tanto evocata quanto inesistente? Troppo facile accusare i governatori lasciati soli a gestire l’emergenza dall’irresponsabilità del governo e dal disinteresse dell’Europa”.
Ancora più duro l’affondo di Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia: “Il portavoce della Commissione europea si permette di richiamare la Sicilia e il suo governatore Nello Musumeci a rispettare gli obblighi delle leggi sull’asilo dell’Ue e internazionali, sottolineando come ‘la Commissione continua a fornire un sostegno molto significativo, sia operativo che finanziario all’Italia’. Di questo presunto sostegno non ve n’è traccia, né tantomeno di aiuti concreti alle zone più colpite dall’immigrazione incontrollata di questi mesi, come ad esempio Lampedusa. L’emergenza è tale proprio perché l’Europa e gli Stati membri non hanno fatto la loro parte”.
“Il famoso ‘accordo di Malta’ – aggiunge la parlamentare azzurra -, firmato lo scorso settembre e tanto sponsorizzato dal premier Conte, prevedeva che i migranti, soccorsi lungo la rotta del Mediterraneo centrale e sbarcati in Italia e a Malta, fossero redistribuiti nei diversi Paesi europei nel giro di quattro settimane dall’approdo – prosegue -. Quell’intesa e’ ovviamente rimasta lettera morta. Malta ha sigillato i suoi porti e non c’e’ mai stata alcuna redistribuzione. Il risultato? L’Italia abbandonata e i clandestini tutti da noi. Con il silenzio imbarazzato del nostro governo. Dalla Commissione Ue ci risparmino queste assurde prediche e agiscano una volta per tutte”.