“Sulla legge elettorale noi siamo d’accordo. Il governo l’ho formato io insieme a Zingaretti e c’era un patto, far viaggiare le due cose parallelamente. Per noi quel patto va rispettato. Siamo pronti a votare una nuova legge elettorale già prima della fine dell’estate”. E’ quanto ha detto al Corriere della Sera il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a proposito delle richieste del Pd sul referendum. “Questa è la nostra posizione – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, ribadita ieri anche da Vito Crimi. È limpida, cristallina, quindi se c’è qualcuno che frena non siamo certo noi. Insomma, qualsiasi intoppo se c’è, come dice il Pd, va cercato altrove, non nel M5S”.
“Il risparmio di mezzo miliardo a legislatura – ha detto Di Maio parlando del taglio dei parlamentari – è solo una delle motivazioni, a mio avviso l’ultima in ordine di importanza. Voglio dire se c’è un risparmio mi sembra comunque una cosa buona, perché nasconderlo? Il punto è che questa riforma renderà il sistema più snello ed efficiente, ridurrà gli squilibri e le sperequazioni attuali. Le sembra normale che la Basilicata oggi abbia più senatori che deputati? Oppure che abbia 7 senatori con circa 580 mila abitanti mentre la Sardegna con più di 1 milone e 640 mila abitanti, quindi tre volte tanto, ne ha solo 8?”.