“Si tratta di un paziente che in maniera abbastanza probabile è stato vittima di un attacco con il veleno”. E’ quanto ha detto, questa mattina, il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, a proposito delle condizioni Alexei Navalny, l’oppositore russo ricoverato all’ospedale Charitè di Berlino dove è stato trasferito dopo il malore accusato giovedì scorso durante un volo tra Tomsk e Mosca. Navalny al momento si trova sotto la protezione dall’Anticrimine federale tedesco Bka.
Secondo Dirk Wiese, coordinatore del governo tedesco per gli Affari esteuropei, “le circostanze che hanno portato alle gravi condizioni di Navalny non sono state chiarite” e le autorità tedesche si attendono che sia fatta “piena trasparenza” e che dal governo russo giungano “chiarimenti collaborativi”. Le condizioni di Navalny, ha spiegato ancora Wiese, attualmente sono “critiche ma stabili” e “sta ricevendo le migliori cure possibili”.
I medici che hanno in cura il dissidente hanno confermato che non è in pericolo di vita ma di non poter escludere “effetti a lungo termine” al sistema nervoso legati all’avvelenamento. Nel frattempo, Mosca ha ribadito che dalle analisi compiute nelle 48 ore che Navalny ha trascorso ricoverato nella capitale russa non è emersa la presenza di “sostanze tossiche considerabili velenose o sottoprodotti di veleni”.