Sarà l’esame del Dna a confermare se i resti umani e i brandelli di indumenti trovati, questa mattina, tra i cespugli a Caronia sono di Gioele, il figlio di Viviana Parisi, la dj trovata morta nei boschi del messinese. I resti, parte del tronco e la testa, sono stati trovati in più punti e sono irriconoscibili, forse straziati da cani o animali selvatici. Il ritrovamento è avvenuto a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo e ad alcune centinaia di metri dal traliccio dove è stato trovato il corpo della donna.
Al momento gli inquirenti, in attesa del riconoscimento, proseguono con cautela. La segnalazione, giunta intorno alle 12.20, è stata subito raccolta dagli investigatori che da 16 giorni indagano sulla scomparsa del bambino. A ritrovare i resti è stato un ex carabiniere, Giuseppe Di Bello, che da stamattina si era unito alle ricerche dei volontari per trovare il bambino. Oltre al procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, che coordina l’inchiesta per omicidio e sequestro di persona, nella zona sono arrivati il papà del piccolo, Daniele Mondello, gli altri familiari, il medico legale e i tecnici della scientifica.
L’area è al momento inaccessibile e presidiata dalle forze dell’ordine. “Sono arrivato sul posto alle 5 del mattino. Abbiamo trovato i resti dove gli altri non avevano cercato” ha detto l’ex carabiniere Di Bello. “La scoperta – ha aggiunto Di Bello – è avvenuta intorno alle 10.20. E ho subito dato l’allarme”.