L’Associazione nazionale magistrati, guidata da Luca Poniz, “esprime in una nota apprezzamento per il complessivo impianto e molti degli interventi di riforma contenuti nel testo del DDL approvato dal Consiglio dei Ministri, evidenziando come siano state recepite diverse proposte emerse dal dibattito interno alla magistratura coerenti con il dichiarato obiettivo di perseguire la valorizzazione del merito e la trasparenza delle decisioni, a riprova dell’importanza di un metodo partecipato nei progetti di riforma dei meccanismi regolatori della vita delle istituzioni, metodo imprescindibile e di dialogo che l’ANM ha sempre ricercato”.
“Al contempo – si legge ancora nella nota dell’Anm -, evidenzia la necessità di proseguire nel confronto sul sistema elettorale del CSM per evitare il rischio, già verificatosi in passato, di produrre esiti opposti a quelli che si dichiarano di voler perseguire e conferma la già espressa contrarietà ad ogni meccanismo di sorteggio applicato, anche in via residuale, al sistema elettorale del CSM ed alle dinamiche che ne regolano il funzionamento interno di organi e commissioni, evidenziando come tale previsione, già in contrasto con i principi costituzionali in materia, rappresenti una risposta demagogica a problemi di complessa natura, anche tecnica”.
“L’Anm – scrive ancora il sindacato dei magistrati – evidenzia inoltre come al condivisibile obiettivo di scongiurare gli effetti negativi delle prassi legate al deteriore fenomeno della degenerazione correntizia, non possa però sovrapporsi la negazione del necessario e vitale pluralismo culturale e della identità politico-amministrativa che la Costituzione assegna al CSM; in tale ottica, infine, stigmatizza ogni eventuale strumentalizzazione mediatica e politica sul punto, tesa a utilizzare la riforma in senso punitivo ai danni dell’associazionismo giudiziario e dei magistrati tutti. L’Anm riserva un rigoroso approfondimento di tutti i molti e complessi profili della riforma, pronta a fornire il proprio contributo di critica e di proposta”.