A Genova è il giorno dell’apertura del nuovo ponte sul Polcevera. Il viadotto “Genova San Giorgio”, nato dalle ceneri del Ponte Morandi – crollato, causando la morte di 43 persone, il 14 agosto di due anni fa – sarà inaugurato alle 18.30 alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del premier Giuseppe Conte. “Da una ferita che resta difficile da rimarginare il simbolo di una nuova Italia che si rialza. Una giornata importante, che racconta il presente e il futuro di un Paese che cambia” ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio.
Quindici mesi dopo l’inizio dei lavori, Webuild e Fincantieri, dopo aver ottenuto il certificato di collaudo statico, consegneranno oggi l’opera dei record al sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Marco Bucci. Con la firma del protocollo d’intesa, il ponte passerà dalla struttura commissariale al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e quindi al concessionario – per il momento Autostrade – che, presa in carico l’infrastruttura, procederà con l’apertura al traffico. Il viadotto è lungo 1.067 metri ed è sorretto da 18 pile, alte fino a 45 metri, e 19 impalcati.
“Questo ponte – ha detto l’amministratore delegato Webuild Pietro Salini – è il sogno di una vita. Siamo riusciti a fare una cosa bellissima. E l’abbiamo fatta col cuore ed eventuali margini dovessero derivare per noi da questa impresa andranno tutti in beneficenza. Abbiamo messo in quest’opera tanta tecnica quanta passione, come le note della musica che ha risuonato in questa valle per le nostre maestranze durante il concerto del 27 luglio. Abbiamo lavorato notte e giorno per spirito di servizio nei confronti del Paese, e siamo stati orgogliosi di poter collaborare con 330 piccole aziende da tutta Italia che rappresentano l’eccellenza del nostro made in Italy”.
“Un lavoro di squadra esemplare – ha aggiunto Salini – che è lo stesso che anima il nostro Progetto Italia: concretezza, capacità straordinarie e passione. Oggi consegniamo le chiavi di un ponte che è di tutti gli italiani. Mostriamo al mondo che siamo in grado di creare opere innovative e sicure, perché la vita di chi lavora e di chi utilizza ponti, strade, treni e metro per muoversi ogni giorno resta la priorità assoluta. Sventoliamo questa bandiera di impegno e successo per recuperare tanti anni e occasioni perse, lavorando per dare un volto nuovo al Paese che lasceremo come eredità alla prossima generazione”.
L’affidamento ad Atlantia della gestione del nuovo ponte San Giorgio, confermano fonti di governo, è solo un passaggio tecnico temporaneo. Alla cerimonia, come aveva annunciato il Comitato nelle scorse settimane non parteciperanno i familiari delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. “Vigilia di una giornata di grande importanza per l’Italia, per Genova e i cittadini liguri. Domani si inaugura il nuovo Ponte San Giorgio, realizzato con dedizione e sinergia da istituzioni, imprese e maestranze. Onoriamo un impegno solenne, assunto nel momento più difficile” ha scritto su twitter il M5S.