Disciplinare le modalità di locazione, fruizione e gestione degli alloggi e dei servizi comuni degli interventi di housing sociale: è una delle modalità cui l’Amministrazione punta a sviluppare nuove forme integrate di abitare con quote destinate anche all’emergenza abitativa. Questo l’obiettivo dello schema di convenzione sull’housing sociale approvato dal Campidoglio. Il piano punta ad incrementare la disponibilità di alloggi a canone agevolato nella Capitale da destinare a coloro che non sono in grado di accedere ad alloggi sul libero mercato ma allo stesso tempo non hanno diritto a case di Edilizia Residenziale Pubblica. Giovani coppie, particolari categorie di lavoratori, forme di coabitazione, l’housing sociale favorisce la gestione in comune di servizi, spazi e pratiche innovative dell’abitare.
La convenzione, inoltre, punta a rendere “efficace e trasparente” la gestione del patrimonio abitativo “pubblicizzandone, a carico dei soggetti privati, la disponibilità e gli elenchi degli alloggi disponibili; individuare forme di gestione sociale che contribuiscano a creare comunità; garantire la durata effettiva del vincolo locatizio dotandosi degli strumenti necessari per vigilare sul corretto adempimento da parte dei proponenti dei patti convenzionali; acquisire nella disponibilità di Roma Capitale alloggi da destinare all’emergenza abitativa ricchi di nuove tipologie di servizi e integrati in mix sociali articolati”.
“La città – ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi – torna a pianificare anche sull’abitare per rispondere ai bisogni reali. Mettiamo in campo nuovi strumenti che ci permettono di attuare diverse soluzioni: l’acquisto di nuovi immobili da acquisire al patrimonio di Roma Capitale, il Piano Strategico che delinea i criteri generali e i diversi atti per il superamento della condizione di emergenza abitativa in un percorso strutturato. In questo lavoro il rapporto tra pubblico e privato è fondamentale. La delibera sulla convenzione sull’housing sociale vuole definire regole chiare tra i soggetti anche nella realizzazione di abitazioni con mix funzionali che aiutino più cittadini possibile a vivere meglio all’interno di una comunità”.
Diverse le tipologie di offerta abitativa previste: locazione a lungo termine, locazione con facoltà di riscatto a favore del conduttore per una quota non superiore al 30% della SUL residenziale destinata a housing sociale, alienazione con vincolo di locazione di lunga durata per una quota non superiore al 15% della SUL residenziale destinata a housing sociale prima della scadenza del termine ad un fondo immobiliare o altro soggetto privato. Il prezzo di vendita dell’alloggio non può essere superiore alle quotazioni minime OMI della microzona di riferimento del semestre precedente il trasferimento di proprietà.