Tante promesse durante il lockdown e poi un esercito di lavoratori è ancora senza cassa integrazione. A sostenerlo, in aula al Senato, è stato ieri il senatore Maurizio Gasparri. L’esponente di Forza Italia è poi andato anche oltre, chiedendo le dimissioni del ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, e del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. Una bordata pesante all’esecutivo e in particolare al Movimento 5 Stelle. Ma proprio i pentastellati respingono al mittente le accuse e smentiscono quanto dichiarato dall’ex ministro di FI. In aula Gasparri ha parlato di “ormai intollerabili ritardi nei pagamenti della cassa integrazione da parte dell’Inps”. “In questi giorni – ha sottolineato – ho assistito alle menzogne spudorate del presidente Tridico, che aveva detto che venerdì 12 giugno tutti i lavoratori in cassa integrazione sarebbero stati pagati. Ha mentito in maniera vergognosa, confondendo le domande con le persone”.
Il senatore azzurro ha dichiarato che quando ha tirato fuori delle tabelle, “che si sono rivelate vere perché di fonte Inps”, ha spiegato che un conto è la domanda per la cassa integrazione e un conto le persone, l’azienda infatti può fare domanda per una, per due o per cento persone. “Hanno giocato sull’inganno. Era talmente vero ciò che io ho detto, che più di un milione di persone non hanno ancora visto un euro”, ha insistito. Di più: “Tridico ha mentito, la Catalfo lo ha coperto. Tridico si deve dimettere per una ragione molto semplice, non perché lo dice Gasparri o Forza Italia, ma perché il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps, Loy, che è un sindacalista, ha confermato che sono 1,2 milioni le persone non pagate”.
LE PRECISAZIONI. Accuse respinte da M5S. “Come al solito, il senatore Gasparri ha perso l’ennesima occasione per tacere”, ha affermato la senatrice pentastellata Susy Matrisciano. L’esponente M5S ha sostenuto che a smentire l’ex ministro ci sono gli stessi dati Inps, che come i beneficiari delle prestazioni Covid erogate dall’Istituto risultino 11 milioni, per una spesa complessiva al 18 giugno di 15 miliardi di euro. “Spiace – ha dichiarato la Matrisciano – constatare che un politico di lungo corso, già ministro, come Gasparri non abbia la minima idea delle modalità di funzionamento degli ammortizzatori sociali in Italia”. La stessa ha quindi definito “semplicemente vergognoso” alimentare polemiche strumentali per indebolire l’esecutivo e fomentare tensioni sociali: “Questo governo, in pieno tsunami pandemico, non è stato inerme. Ha messo in campo misure straordinarie con un solo obiettivo: arrivare a tutti i cittadini e non lasciare nessuno indietro”.
L’AFFONDO. Ancor più dura con l’esponente di Forza Italia l’ex ministra Barbara Lezzi. “Vent’anni di berlusconismo, di politiche scellerate e di leggi sul falso in bilancio e ancora ha il coraggio di parlare. Gasparri in aula oggi ha dato l’ennesima dimostrazione che avrebbe fatto meglio a tacere”, ha tuonato la senatrice del Movimento 5 Stelle. “Per vent’anni Forza Italia – ha concluso la Lezzi – è stata al governo senza rispondere a nessuna delle esigenze dei cittadini”. Ma Gasparri non cede. Il senatore azzurro ha infatti sostenuto che l’ex ministro Lezzi, “che sbaglia anche nel citare le leggi che ho fatto e sostenuto, recita malamente gli spartiti che gli manda l’ufficio stampa di Tridico presidente dell’Inps”.