“Insulti vergognosi al Capo dello Stato, il cui fratello Piersanti è stato ucciso dalla mafia a Palermo”. Liquida così la senatrice M5S, Alessandra Maiorino, la manifestazione del Centrodestra andata in scena il 2 giugno tra “assembramenti” e “inosservanza delle misure di distanziamento”.
Tra gilet arancioni e mascherine tricolori, il 2 giugno non è passato inosservato come del resto le polemiche: distanziamento sociale inosservato, pochi dispositivi di protezione in molti casi indossati male e insulti che non hanno risparmiato neppure il capo dello Stato. Un legittimo esercizio delle libertà democratiche, come sostengono gli organizzatori, o solo propaganda, come in molti osservano nella maggioranza?
“Trovo grave quanto avvenuto ieri: assembramenti, inosservanza delle misure di distanziamento sociale, insulti vergognosi al Capo dello Stato, il cui fratello Piersanti è stato ucciso dalla mafia a Palermo. Il 2 giugno non meritava di essere onorato in questo modo. è la festa di tutti, la festa della democrazia e della Repubblica. In questo momento storico, con un Paese ferito, le forze politiche avrebbero dovuto stringersi attorno al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I simboli alle volte sono sostanza. Le libertà democratiche e libertà di manifestazione del pensiero sono una cosa, chi ha trascinato le persone in piazza, col rischio di creare problemi di salute pubblica, ha dimostrato scarso, per dire nullo, senso di responsabilità e totale assenza di rispetto per le Istituzioni”.
Alla luce degli appelli all’unità nazionale di fronte all’emergenza sanitaria a più riprese lanciati dal Colle, le manifestazioni del Centrodestra si possono considerare come una risposta – e di che segno – alle esortazioni del Capo dello Stato?
“Il presidente della Repubblica il 2 giugno per l’ennesima volta ha lanciato un appello all’unità e alla responsabilità nell’interesse del Paese. La politica avrebbe dovuto dare l’esempio, per rispetto dei tanti italiani che hanno compreso l’importanza di scelte dure ma necessarie a tutela del diritto alla salute di tutti. Il centrodestra ha scelto la propaganda, ha scelto di alzare i toni per alimentare tensioni. Tutelare gli interessi del Paese è ben altra cosa”.
Eppure sono proprio le forze del Centrodestra a sostenere che il Governo e la maggioranza abbiano chiuso al confronto sulle loro proposte. Siete voi ad aver rifiutato il dialogo?
“Mai. Abbiamo ascoltato le proposte dell’opposizione sempre. Molte sono state accolte e sono entrate a far parte dei provvedimenti varati. E invece di collaborare, hanno preferito l’ostruzionismo. Purtroppo questi sono i fatti. Dispiace constatare che neanche una pandemia è bastata per far prevalere il senso di responsabilità”.
C’è differenza tra il “vaffa” del Centro destra di martedì e il “vaffa” di Grillo che battezzò il Movimento 5 Stelle nel 2012?
“Mi sembra un paragone inopportuno perché quanto accaduto ieri va contestualizzato. Ieri il centrodestra ha trascinato in piazza, con una pandemia in corso, centinaia di persone, ignorando le indicazioni di medici e virologi, che da mesi raccomandano cautela, osservanza delle misure di sicurezza. Chi ha indetto la mobilitazione ha esposto i cittadini a un rischio. Non lo trovo responsabile”.
Con il Centrodestra visto in piazza il 2 giugno può esserci o no un dialogo?
“Il dialogo deve essere cercato sempre. Purtroppo però, come ho avuto occasione di dire anche in aula al presidente Conte, questo Paese non solo ha avuto la sfortuna di essere colpito per primo in Europa dal virus, ma anche di avere l’opposizione più irresponsabile d’Europa”.
La manifestazione di martedì doveva essere un messaggio unitario dell’opposizione al Governo, invece non sono mancati i distinguo tra le forze di Centrodestra. Le cronache di ieri parlavano dell’imbarazzo di FI e FdI per un Salvini che sembrava tornato quello del Papeete. Ha notato questi distinguo?
“Beh, unitario non lo è stato. Forza Italia è da tempo che, seppur timidamente, cerca di guadagnarsi una nicchia un po’ distinta dalle posizioni della Lega. Sebbene rilevo che manchi loro il coraggio per prendere apertamente le distanze da una deriva esclusivamente destruens imboccata dalla Lega”.