Da due giorni il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è sotto scorta a fronte delle minacce ricevute. La conferma viene oggi dagli stretti collaboratori del presidente lombardo, che precisano come non sia stato il governatore a chiederla ma che hanno ritenuto di assegnargliela. La prefettura di Varese, città in cui Fontana risiede e di cui è stato sindaco, avrebbe preso la decisione dopo le scritte “Fontana assassino” apparse sui muri nei giorni scorsi a Milano, i volantini intimidatori, sempre a firma dei Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo), e le minacce a lui rivolte sul web. Al centro degli attacchi la contestata gestione della crisi sanitaria regionale per il Covid 19 da parte di Fontana e della sua Giunta. Nei suoi spostamenti il presidente è quindi seguito da un’auto di scorta con un agente.
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