Parte “Maturadio”, il programma di podcast didattici promosso dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con Treccani e Rai Radio3. Un contenitore con lezioni facilmente accessibili per le studentesse e gli studenti che devono sostenere gli Esami finali del secondo ciclo. Si tratta di 250 puntate, divise in 10 discipline (Storia, Scienze, Storia dell’Arte, Italiano, Filosofia, Greco, Latino, Matematica, Fisica e Inglese), che saranno caricate da oggi e nei prossimi giorni sul sito del Ministero, nella sezione dedicata di Treccani Scuola e su quella di Rai Radio 3. Sui siti dei partner dell’iniziativa ci saranno anche materiali aggiuntivi. Il Miur caricherà tutti i podcast anche sul proprio canale Spotify che nasce oggi, in occasione del lancio di Maturadio, e che diventerà un nuovo strumento di condivisione di contenuti utili per studenti, insegnanti, docenti.
I contenuti, prodotti in una fase di piena emergenza, sono stati realizzati da esperti, docenti di scuola e universitari, scrittori, matematici, storici, fisici con un intenso lavoro di scrittura, revisione, speakeraggio e post-produzione che consentirà di offrire alle studentesse e agli studenti contenuti di qualità, pensati per accompagnarli fino alla prova orale dell’Esame, l’unica prevista quest’anno a causa dell’emergenza. La lettura dei testi è stata affidata ad attori che hanno esperienza nel settore degli audiolibri, per rendere più familiari e fruibili le lezioni. Fra questi, Valentina Carnelutti, Fabrizio Gifuni, Valerio Mastandrea, Claudio Morici, Daniele Parisi, Gioia Salvatori, Giovanni Scifoni. La sigla è di Teho Teardo.
“Abbiamo voluto dare uno strumento in più a studentesse e studenti – sottolinea la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina (nella foto) – che quest’anno affrontano l’Esame di Stato in una condizione certamente straordinaria. Vogliamo essere loro vicini, accompagnarli nel percorso che li porterà fino al giorno della prova orale. Sono certa che tutti potranno dare il meglio di sé, anche in un anno così particolare. I podcast sono stati curati con grande attenzione da chi ci ha lavorato. Il Ministero ha voluto lanciare un progetto nuovo, alla portata dei ragazzi e ha potuto contare su collaborazioni di alto livello. Ringrazio tutti quelli che si sono spesi per questo obiettivo. Si tratta di uno strumento che rimarrà a disposizione di tutti, anche per i prossimi anni scolastici, e che potrà ulteriormente essere integrato”.